Home Politica Francavilla Fontana, Rianimazione ferma per mancanza di Radiologia. Marrazzi: «Così la sanità brindisina è allo stremo»

Francavilla Fontana, Rianimazione ferma per mancanza di Radiologia. Marrazzi: «Così la sanità brindisina è allo stremo»

da Redazione

Riceviamo e pubblichiamo: Una Rianimazione accreditata  un reparto pronto, personale formato e competente presente. In Radiologia mancano i medici radiologi, sono solo due, per una mancata appetibilità della Asl di Brindisi.

È questa la fotografia, drammatica e reale, di un sistema sanitario che non riesce più a garantire servizi essenziali ai cittadini. Il caso dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana non è un episodio isolato, ma il simbolo di una crisi più ampia che attraversa l’intera provincia di Brindisi.

«Urge cambiare visione strategica, riprogrammare la sanità, potenziare i servizi per rendere attrattiva questa Asl BR affinché non sia più il fanalino di coda delle Asl pugliesi. È inaccettabile che un presidio così importante resti incompleto di un servizio tecnico fondamentale. Questo significa – dichiara Elena Marrazzi – che anche quando sulla carta si fanno investimenti e si annunciano reparti, nella realtà non si riesce a renderli pienamente operativi. Ed è qui che si misura il fallimento di anni di gestione regionale della sanità pugliese».

Negli ospedali del Brindisino si contano ormai da troppo tempo reparti chiusi o depotenziati, turni massacranti, liste d’attesa infinite e pronto soccorso al collasso. A Francavilla l’Ostetricia è ferma da mesi, a Ostuni i servizi procedono a singhiozzo, mentre mancano medici, infermieri e tecnici in quasi tutti i reparti. A pagare il prezzo di queste inefficienze sono sempre i cittadini e gli operatori sanitari, costretti a lavorare in condizioni impossibili.

«La verità – prosegue Marrazzi – è che la Regione Puglia, a guida  PD, ha gestito la sanità con una logica emergenziale e senza una visione di sistema. Ha speso risorse senza risolvere i problemi strutturali, lasciando interi territori scoperti e indebolendo il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini. È arrivato il momento di dire basta».

Marrazzi sottolinea la necessità di un cambio di passo: «Serve una pianificazione seria, che parta dal personale e dalle strutture, che riporti la sanità pubblica al centro delle politiche regionali e che metta la qualità delle cure prima della burocrazia. Dobbiamo ridare dignità ai lavoratori e sicurezza ai pazienti. È una responsabilità morale e politica che non possiamo più rinviare».

«La provincia di Brindisi ha diritto a ospedali pienamente funzionanti e a servizi territoriali efficaci. Io continuerò a battermi per una sanità che non lasci indietro nessuno, dove ogni cittadino possa curarsi con tempestività, senza doversi spostare o aspettare mesi. Perché la salute è un diritto, non una promessa da campagna elettorale».

Elena Marrazzi

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