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Fratelli d’Italia di Mesagne sulla nuova giunta comunale

da Cosimo Saracino
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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia. Lo facciamo solo perché crediamo nella libertà di opinioni, ma riteniamo che questo testo in alcuni punti  rasenti l’offesa nei confronti di categorie di professionisti che svolgono con impegno il proprio lavoro al pari di altri. Speriamo che in futuro tutte le forze politiche rispettino le regole basilari dei rapporti umani:

“Abbiamo temporeggiato qualche giorno prima di dare il nostro parere sulla nuova giunta, in considerazione della mancata assegnazione di ulteriori incarichi che evidentemente il neosindaco ha deciso di tenere per se, confermando la deriva bolscevica propria del nuovo corso della politica mesagnese.

Qualche riflessione è dovuta: il sindaco aveva nella sua squadra brillanti medici mesagnesi: Dott Mattia, specializzando all’ultimo anno in igiene (cioè quella specializzazione che apre le porte alla gestione sanitaria), dott. Devicienti da anni medico di famiglia, dott.ssa Crusi, specializzata in rianimazione, una delle colonne portanti della terapia intensiva di Brindisi, dott. Lecce, medico legale dell’asl, per anni medico del 118 a Mesagne. Invece abbiamo appreso con enorme stupore la nomina ad assessore alle politiche sanitarie di un’infermiera di sala operatoria (quindi con una conoscenza dei problermi sanitari locali pari a zero) che vive a Mesagne da pochissimi anni. Alla stessa vengono assegnati i servizi sociali, sfiduciando quindi Annamaria Scalera, che in campagna elettorale aveva fatto vanto del suo operato in questo campo..

Del resto da chi è riuscito a far nominare presidente della commissione sanità regionale una persona il cui lavoro era occuparsi di prenotazioni e riscossione ticket sanitario non potevamo aspettarci niente di diverso. Il sindaco ha poi confermato tacitamente quello che abbiamo da sempre ribadito in questa campagna elettorale, cioè la gestione inefficace dei lavori pubblici, sottraendo questo ruolo al confermato consigliere D’ancona e tenendo per se la delega.

Sfiduciato anche Mingenti evidentemente il suo impegno per le attività produttive non è stato apprezzato dal sindaco. Così si è verificata la situazione paradossale che il più suffragato tra i 128 candidati del sindaco, con ben 743 voti rimane a bocca asciutta. Ci sembra del tutto evidente che Il sindaco ha creato questa coalizione più per conseguire il proprio obiettivo personale della ricerca dei consensi e appagare il proprio ego smisurato piuttosto che cercare la qualità della neo giunta comunale”. Il coordinamento cittadino di Fratelli D’Italia Mesagne

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