Non si sono mai fermati i furti all’interno del Cimitero comunale. Nemmeno dopo l’annuncio (datato dicembre 2015) del consigliere delegato Antonello Mingenti di intensificare i controlli con gli agenti di polizia municipale. Continuano a sparire portafiori, suppellettili e perfino i fiori collocati davanti alle tombe dei defunti. Un’abitudine dissacratoria esecrabile e disgustosa.
I ladri o le ladre, purtroppo, non risparmiano proprio nessuno. E’ notizia delle ultime ore che ancora una volta la tomba della povera Melissa Bassi è stata presa di mira. Era già accaduto nei mesi scorsi e i genitori avevano anche sporto denuncia contro ignoti, nella speranza che le telecamere di sorveglianza – fatte installare all’interno del Campo Santo – avessero colto sul fatto il malfattore. Ma niente. Adesso sono state strappate le margherite dalle aiuole che si trovano intorno alla tomba.
Questo monumento funerario, ricordiamo, è stato costruito dal papà di Melissa insieme ad altri genitori delle ragazze che furono ferite nell’attentato davanti alla Morvillo-Falcone a Brindisi. Qui la madre di Melissa ogni giorno, da quel 19 maggio del 2012, viene a pregare. In silenzio. Seduta accanto al luogo dove riposa la sua unica figlia strappata a questa vita a causa della follia di un uomo che aveva progettato un insensato attentato.
Come è accaduto per la tomba di Melissa anche per altre sepolture continuano le attenzioni dei ladri. Ad oggi non si conoscono nei dettagli i risultati dei controlli attivati dai Vigili Urbani. Non ci risultano persone denunciate per i furti nel cimitero, eppure questi atti si ripetono ogni giorno dissacrando il luogo e il ricordo di tanti mesagnesi.
C.S.