“Abbiamo voluto ostinatamente che questo G20 presieduto dall’Italia si tenesse nel nostro Mezzogiorno. Il Ministro Luigi Di Maio ha lavorato con grande determinazione affinché questo avvenisse. Dopo Matera e Bari domani tocca alla nostra Brindisi ospitare il summit su un tema decisivo nelle relazioni internazionali: quello dell’assistenza e della solidarietà umanitaria. Sul campo Brindisi e la sua provincia si sono conquistati il ruolo di capitale mondiale della solidarietà umanitaria con la base Onu di San Vito dei Normanni. È qui che agisce il cuore operativo del World Food Programme delle Nazioni Unite, nel 2020 non a caso insignito del Nobel per la pace, ed è da qui che partono i soccorsi e gli aiuti nei confronti delle popolazioni colpite da catastrofi naturali o provocate dall’uomo. Da pugliese e da cittadino italiano sono orgoglioso che la mia terra e il mio Paese siano in prima linea in questo fondamentale ruolo.” Lo afferma, in una dichiarazione, Giovanni Luca Aresta, parlamentare e capogruppo del M5S in Commissione Difesa.
“Contrariamente ad alcuni summit del passato – prosegue Aresta – le riunioni del G20 rappresentano ben oltre la metà della popolazione mondiale ed hanno assunto negli anni un ruolo sempre più rilevante nell’affrontare le sfide globali, grazie a questa ampia rappresentatività. La Presidenza italiana si è caratterizzata per questo carattere includente e l’incontro di domani tra i ministri degli Esteri e della Cooperazione Internazionale sarà una straordinaria occasione per rilanciare le politiche di lotta alla povertà, e alla fame su scala mondiale.”
“Nel dare il benvenuto a Brindisi e augurare buon lavoro ai Ministri e alle delegazioni diplomatiche, al direttore del World Food Programme David Beasley e alle rappresentanze del vasto mondo della solidarietà e della cooperazione internazionale, non posso che complimentarmi con il nostro Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio per lo straordinario lavoro fatto e per la condivisibile scelta di orientare la comunità internazionale verso questo importante tema” ha concluso Aresta.