C’è tanta Puglia in quell’autentica macchina del tempo, che va delineandosi con la mostra «G7: Sette secoli di arte italiana» in allestimento nel Castello normanno-svevo di Mesagne.
L’evento, organizzato dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, vede il patrocinio di Regione Puglia e Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi e Aeroporti di Puglia e la collaborazione fra la Direzione generale Musei, la Direzione regionale Musei Puglia, organismi del Ministero della Cultura, e il Comune di Mesagne, capofila di soggetti quali Rete d’Impresa Micexperience e Regione Puglia, in ottemperanza al Protocollo d’Intesa “Puglia Walking Art”. A cura della rete di imprese Puglia Micexperience – che sempre nel Castello di Mesagne ha proposto con successo gli eventi espositivi «Picasso, l’altra metà del cielo» (2018), «Andy Warhol, l’alchimista degli anni Sessanta» (2019), «Il ‘900 da Modigliani a Obey», (2021) e ancora «Caravaggio e il suo tempo» (2023) e il festival biennale «Culturare» – la mostra è l’evento culturale clou dell’estate pugliese 2024, che prende l’avvio nei giorni del G7 a Borgo Egnazia e chiuderà i battenti il 30 novembre successivo.
Esso gode della cura scientifica del prof. Pierluigi Carofano e sarà inaugurato il 13 giugno prossimo proponendo ad un pubblico vastissimo e variegato la possibilità di percorrere con efficacia e dovizia di analisi 7 secoli di arte italiana.
E «tanta Puglia» non è solo verificabile perché il percorso cronologico si apre con la scuola di Nicola Pisano – che secondo numerosi studiosi nacque in Puglia agli inizi del XIII secolo – e si conclude con l’esperienza artistica Pino Pascali (1935-1968), al quale la Fondazione Prada sta dedicando a Milano, in queste settimane, una retrospettiva, ma anche perché diverse istituzioni pugliesi hanno aderito all’iniziativa di Puglia Micexperience, consentendo l’esposizione di opere d’arte della loro collezione.
È il caso della Galleria Nazionale della Puglia «Girolamo e Rosaria Devanna» di Bitonto, della Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta, della Pinacoteca provinciale di Bari. Dalla raccolta Devanna, che comprende 354 opere tra dipinti, disegni e bozzetti databili dal XVI secolo al XX secolo, saranno in mostra a Mesagne il «Ritratto di Gentiluomo» di Tiziano Vecellio (1488/1490 – 1576) e il «Commiato del Cristo dalla Madre» di Giovanni Lanfranco (1582 – Roma 1647). Dalla Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta, ancora, giungeranno il «Busto di donna» e «Dans le monde» dell’apprezzatissimo artista barlettano (1846-1884).
Dalla Pinacoteca provinciale di Bari, intitolata a Corrado Giaquinto (1703-1766), saranno esposte a Mesagne il «Diomede» del pittore molfettese e il «Filosofo» di Francesco Fracanzano (1605-1651). La Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, infine, non ha ancora ufficializzato i prestiti, mentre è notizia di queste ore la disponibilità dell’organizzazione della mostra a studiare in maniera più approfondita il «Ritratto di Gentiluomo» di Tiziano della raccolta Devanna.