La Gazzetta del Mezzogiorno ha dunque deciso di chiudere la sua redazione di Brindisi per accorparla a quella di Lecce. Una scelta che certo rientra negli autonomi poteri di autorganizzazione di tale giornale ma che, dato il rilevante ruolo svolto da siffatto quotidiano in Puglia e segnatamente a Brindisi, produce effetti negativi in danno del nostro capoluogo e del suo territorio provinciale.
Un territorio che negli ultimi tempi è stato privato di importanti centri di decisione politica e istituzionale nonché di essenziali servizi specialmente nel settore dei trasporti con un andazzo che ne offende la dignità e ne sminuisce il ruolo.
Con la soppressione della redazione della Gazzetta del Mezzogiorno di Brindisi verrà a mancare non solo un importante servizio di informazione ma anche una presenza rivolta a stimolare il confronto tra le diverse opinioni politiche, sociali e culturali che localmente maturano sui problemi, sui drammi, sulle speranze e sulle prospettive future di questo trascurato territorio.
Non è assolutamente vero che tale decisione (destinata forse ad essere attuata dopo l’estate) non recherà alcun danno al servizio giornalistico attento al nostro territorio perché se è vero che le sperimentate qualità professionali dei giornalisti del suddetto quotidiano in servizio a Brindisi non muteranno certo con il loro trasferimento a Lecce, è altrettanto vero che una redazione accorpata ad un’altra diviene pur sempre una redazione di serie B e che una sede di lavoro diversa da quella del territorio affidato alla professionalità dei giornalisti trasferiti riduce certo la loro percezione degli accadimenti che in esso avvengono e delle reazioni che provocano.
Comprendiamo che la decisione della proprietà della Gazzetta possa essere motivata dall’esigenza di contenere le spese ma non vi è dubbio che, come da più parti si è già rilevato, sono possibili certamente misure alternative senza costi alla scelta del trasferimento.
L’auspicio è che la proprietà della Gazzetta del Mezzogiorno, dando prova di sensibilità sociale, voglia rivedere le sue decisioni per quanto attiene alla chiusura della redazione di Brindisi. Un auspicio che, ci auguriamo, sia fatto proprio e venga esplicitato dalle forze politiche che si accingono, nei diversi luoghi di maggioranza e di opposizione, a gestire l’Amministrazione comunale del nostro capoluogo.
Brindisi, 15 giugno 2018
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