Alla fine degli anni settanta la provincia di Brindisi viveva un momento di forte difficoltà economica. Lo scoppio del P2T la notte del 7 dicembre 1977 segnò profondamente il nostro territorio. Vi furono 52 feriti e 3 operai morti: Carlo Greco e Giovanni Palazzotto, leccesi, e Giuseppe Marulli, brindisino.
Nei mesi che seguirono ci furono assemblee nel Petrolchimico molto “animate”. Si discuteva di ciò che occorreva chiedere al Governo per il rilancio del Petrolchimico e per scongiurare la perdita di molti posti di lavoro.
Dopo circa quattro mesi da quei tragici fatti, vi fu la decisione del sindacato unitario di proclamare una giornata di forte mobilitazione con lo sciopero generale di tutta la Puglia e della FULC, categoria dei lavoratori Chimici Nazionale, con manifestazione a Brindisi.
Per la nostra realtà, fu un evento davvero eccezionale perché arrivarono da tutta Italia con treni, aerei, navi e pullman migliaia di lavoratori.
Furono organizzati tre cortei. Uno, dei lavoratori del Centro-Nord nella zona Paradiso.
Un secondo corteo dei lavoratori del Sud Italia, con concentramento al Piazzale Stazione Ferroviaria e il terzo corteo dei lavoratori della nostra provincia e della Puglia, con concentramento in via Palmiro Togliatti.
Proprio in quei giorni, di 40 anni fa, la Camera del Lavoro CGIL di Brindisi, si trasferiva nell’attuale sede di via Palmiro Togliatti 44, lasciando la storica sede di Corso Roma.
La Federbraccianti CGIL, presente in tutto il territorio provinciale con le Leghe, preparò quella giornata convocando decine di Assemblee e incontri nelle Aziende Agricole e diffondendo ventimila copie di un numero speciale del suo giornale, “Agricoltura e Sviluppo”.
Ricordo con particolare affetto il compianto Angelo Capodieci, per il lavoro che organizzò nei comuni della zona Sud, zona sindacale nella quale operava e che vide partecipare molte donne lavoratrici delle aziende agricole, delle fabbriche di trasformazione dei prodotti agricoli e anche di molti giovani disoccupati.
L’arrivo a Brindisi di Luciano Lama era per noi tutti “occasione storica “ e pertanto ci fu davvero un impegno straordinario.
Venivamo già da un intenso periodo di mobilitazione a difesa della democrazia contro il terrorismo dopo il sequestro dell’on. le Moro e l’uccisione degli uomini della sua scorta vi furono grandi manifestazioni unitarie indette in tutti i comuni dopo il ritrovamento del corpo dell’on. le Moro la mattina del 9 maggio 1978.
C’era tanta tensione per questi tragici eventi e pertanto era di grande importanza la buona riuscita della manifestazione del 18 maggio .
Tantissimi arrivarono a Brindisi con ogni mezzo. C’era voglia di esserci!
Luciano Lama, impegnato tantissimo in quel periodo in tutta Italia contro il terrorismo, doveva essere molto ”protetto” dentro la manifestazione. Ci fu un servizio d’ordine dedicato con molti operai delle fabbriche e di dirigenti delle Leghe braccianti. I cortei sfilarono per tutta la città e si concentrarono a Piazzale Lenio Flacco per il Comizio di Luciano Lama.
I tre cortei erano così gremiti di partecipanti che non tutti riuscirono ad entrare nel Piazzale.
La partecipazione della nostra Comunità fu straordinaria. Ci fu un’adesione convinta e compatta di tanti commercianti e di molti studenti delle Scuole della Provincia.
Una giornata memorabile. Una manifestazione fortemente unitaria.
Il giorno dopo i giornali titolavano: centomila a Brindisi con Luciano Lama.
La manifestazione fu anche occasione per i partecipanti di scambiare opinioni e riflessioni sulle vicende politiche di quelle giornate.
In particolare, si rifletteva sul risultato elettorale della domenica precedente. Il 14 maggio vi erano state le elezioni amministrative in alcuni comuni. Era la prima elezione dopo il voto di astensione del PCI al Governo Andreotti. Emblematico si ritenne il risultato delle elezioni a Castellammare di Stabia e quello che per la nostra provincia fu il voto di Cellino San Marco.
Il voto parlava di una perdita di consenso del PCI che si registrava dopo la fase della politica di Solidarietà Nazionale.
A conclusione della Manifestazione tutto tornò alla normalità senza particolari problemi per il rientro dei partecipanti grazie ad un’efficace organizzazione del sevizio d’ordine.
Una giornata molto importante per il sindacato brindisino di forte riconoscimento per la capacità organizzativa e la cura di ogni dettaglio per assicurare la buona riuscita della manifestazione e la riaffermazione dei valori della democrazia di rappresentanza e di un ottimo rapporto con la città e l’intero territorio provinciale.
Cosimo Zullo – Segretario Associazione “Giuseppe Di Vittorio”