NINA e ANTONIO, Sud 1918. Una racconto di vita mesagnese, nella prima metà del novecento, di Rina Santoro. Sarà presentato Giovedì 5 settembre alle ore 19,30, nella splendida cornice dell’Atrio del Castello, il romanzo di Rina Santoro NINA e ANTONIO, Sud 1918 (Manni Editore). L’autrice dialogherà con Melina De Leo, collaboratrice della ricerca storica alla base del romanzo e con Giovanni Galeone, presidente dell’associazione “Di Vittorio”.
È un’iniziativa della #ESTATE_ALLA_DIVITTORIO con il patrocinio della Città di Mesagne e il contributo della FLC CGIL di Brindisi.
Il romanzo di Rina Santoro, scrittrice mesagnese che vive in Francia, si presenta come un racconto nel quale sono riannodate con intensità e scorrevolezza le vicende familiari a partire dal 1918, anno nel quale scoppia una devastante epidemia di spagnola e di vaiolo.
È l’incontro tra due giovani, Nina e Antonio, nel primo dopoguerra entrambi orfani a metà che fa sviluppare la storia, il ritmo diventa serrato, senza tregua, in un affresco mesagnese che attraversa il fascismo, la guerra, la nascita della Repubblica, l’emigrazione.
Nella storia della famiglia dell’autrice si riflettono tutte le difficoltà di vita che si possono incontrare in quegli anni soprattutto per i ceti meno abbienti.
Solo la grande tenacia e forza di volontà permetterà di superare le difficoltà di un contesto socio-politico condizionante e quelle tipiche e imprevedibili di ogni famiglia, ma pagando un prezzo salato.
Emerge prepotente nel testo della scrittrice la volontà di definire e dare forma a qualcosa che il buio dell’oblio minacciava di trascinare nel vuoto, regalandoci un’accurata rappresentazione di storia familiare che ha ricevuto la pubblicazione di una casa editrice autorevole come la Manni
Rina Santoro è nata a Mesagne, e vive tra il Salento ecco la Francia, dove è emigrata da bambina con la famiglia.
È stata docente di francese e di italiano. Si è sempre dedicata a collaborazioni artistiche e musicali e in Francia ha pubblicato gialli, romanzi e poesie tra cui Parlez-moi d’amour e Cara mia.