Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha approvato il “Decreto di declaratoria eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei territori della Regione Puglia dal 5/1/2017 al 12/1/2017”. Con tale atto, il Governo riconosce lo stato di calamità e sancisce gli agricoltori di 92 Comuni della Puglia danneggiati dalla neve e dalle gelate dello scorso gennaio debbano essere risarciti.
In provincia di Brindisi, il decreto ministeriale fa riferimento alle gelate che hanno colpito i comuni di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Mesagne, San Pietro Vernotico e Torre Santa Susanna. Secondo la Cia (Agricoltori Italiani), in tutto il territorio pugliese si sono verificati danni per oltre 250 milioni di euro a colture, allevamenti e strutture. La Confederazione degli agricoltori ha fatto sapere che si batterà “affinché le risorse decise dal decreto siano sufficienti a rimettere in piedi le aziende agricole e zootecniche colpite così duramente dalle calamità”.
“Occorre che il Governo preveda l’entità precisa delle risorse necessarie e che lo faccia nel minor tempo possibile. Gli agricoltori hanno cercato di andare avanti sobbarcandosi sacrifici e costi enormi, affrontando il rischio serissimo di dover chiudere i battenti. È quanto messo in rilievo anche dal rapporto Svimez che ha evidenziato come, nelle crescita dell’economia del Mezzogiorno d’Italia, sia proprio l’agricoltura a essere motore trainante e come il comparto primario debba essere tutelato dalle continue calamità naturali capaci di compromettere interi raccolti. A gennaio 2017, furono migliaia le aziende agricole e zootecniche danneggiate. La Cia ha sollecitato una serie di interventi, inviando un documento estremamente dettagliato alla Presidenza del Consiglio e ai ministri Giuliano Poletti, Maurizio Martina e Pier Carlo Padoan, oltre che a tutte le componenti del governo regionale della Puglia”