Le parole del candidato sindaco Roberto Fusco hanno attraversato la Statale 7 arrivando a Mesagne dove hanno incontrato la contrarietà dei ristoratori. La frase “Non voglio più sentire dire andiamo a Mesagne” non è stata digerita dal presidente dell’associazione Ristoratori che l’ha definita “poco felice”. È comprensibile che Brindisi abbia voglia di autodeterminarsi ma dovrebbe farlo coinvolgendo il territorio circostante. Fabrizio Dipietrangelo dopo quelle esternazioni ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta che vi riportiamo integralmente.
Gentilissimo avvocato Fusco, mi spiace dover intervenire sulla sua affermazione poco felice che ha fatto nel presentarsi come candidato sindaco di Brindisi.
Se lei crede di risolvere alcuni problemi di Brindisi non facendo venire i suoi concittadini a Mesagne, come ha affermato “non voglio più sentir dire andiamo a Mesagne”, non ha compreso bene alcune cose che mi permetto di evidenziare.
Per crescere bisogna attrarre turisti non solo nella propria città ma in un intero territorio con Brindisi capoluogo di provincia e città come Oria, Mesagne o Cellino che fanno parte dell’hinterland
I turisti non si accontentano di visitare solo una città, per questo dobbiamo prendere esempio dai comuni del basso Salento. Noi siamo l’alto Salento anzi direi l’altro Salento è solo stando insieme possiamo attrarre l’interesse dei turisti. Invece di pensare solo alla propria città bisognerebbe prepararci insieme per far rimanere sul territorio i croceristi che attraccano Brindisi o chi arriva all’aeroporto e che è pronto a trasferirsi ad Alberobello o a Martina, quindi gli consiglierei, se mi permette naturalmente, di pensare a programmare e di collaborare con gli altri sindaci della provincia per iniziare un cammino comune su iniziative che possono riguardare la gastronomia e la cultura. La saluto e le auguro una buona strada confermandoLe la disponibilità ad ospitarLa nelle nostre attività, come abbiamo sempre fatto.
Fabrizio Dipietrangelo, presidente dell’associazione ristoratori mesagnesi