Il 20 febbraio è una celebrazione che non può essere solo un ricordo del 1743, ma un invito a ricordare che la vita è un dono di Dio. Nel Vangelo c’è tutta la bellezza e l’attualità di questa verità: la vita è un dono di Dio, affidato ad ognuno di noi e alla cura materna ed educativa della Madonna. Il gesto con cui il Cristo affida il discepolo alla Madre e la Madre al discepolo (cf. Gv 19,25‑27) crea uno strettissimo rapporto tra Maria e la Chiesa.
Nel patrocinio di Maria, noi mesagnesi riconosciamo un grande privilegio: siamo stati consegnati alla “piena di grazia”! Come Maria, nella sua disponibilità incondizionata, nella sua umiltà, ha collaborato con Dio, offrendo il suo “eccomi” libero e continuo, e ci ha donato Gesù, così sia per noi: la grazia di Dio ci rende oggi costruttori di un mondo nuovo se viviamo quello che Gesù ci invita a fare.
Dio, attraverso il dono della grazia, donata a chi veramente crede, prega, spera, ci raggiunge lì dove siamo, così come siamo, nelle nostre gioie così come nei nostri drammi. La grazia è la profonda coscienza di un Dio-Padre che non aspetta la nostra caduta per punirci, ma è sempre pronto a donarci nuovamente il Figlio, attraverso la Chiesa e i sacramenti, perché ci convertiamo e ritorniamo a Lui con tutto il cuore. “I santi si fanno in terra, poi vanno in paradiso” sostiene S. Giuseppe da Copertino.
Il cristiano di ieri, di oggi e di domani altro non cerca che fare la volontà di Dio, cercando di raggiungerlo in Cristo, Figlio suo, e renderlo presente anche oggi attraverso la fede, l’amore e la testimonianza! Vivere, allora, è rinnovare l’impegno di essere figli di Dio, credenti, battezzati. Attraverso una vita cristiana creativa, accogliente e luminosa raggiungiamo una umanità sempre più matura, attraverso le buone relazioni che riusciamo a costruire tra noi in maniera fruttuosa.
Chi vive bene, con gioia e con profonda dignità comportamentale, dona a Dio l’anima e il cuore, condividendo, così, la stessa vita di Dio e il suo modo di agire. In questo la Madonna ci è Madre e Maestra e ci invita a diventare adulti nella fede. Maria rinnova il suo impegno ad essere nostra Madre se noi scegliamo di diventare figli adulti di Dio!
Deve crescere in noi la fiducia nel patrocinio della Madonna per riscoprire la fiducia nell’aiuto di Dio. Anche in questi tempi difficili Dio si fa vicino e cerca casa in ognuno di noi. Sulla barca, nella tempesta, c’è anche Gesù! Gesù è insieme ai discepoli eppure hanno l’impressione che non ci sia. I discepoli si preoccupano, si agitano, ma Gesù è lì! Siamo chiamati a prendere coscienza di quale forza ha questa presenza nella nostra vita…
Rivolgiamoci ancora a Maria perché possa concederci la grazia della vera sapienza di Dio e conservarci sempre tra i figli che ama, guida e protegge!
Una colonna votiva
alle porte di una grande città,
una pagina della storia di ieri
per raccontare, oggi,
della Madonna del Carmine,
la grande materna bontà.
La Madonna vive con noi
il compito che Cristo le ha dato
dall’alto della croce:
“Donna, ecco i tuoi figli”!
Proteggendo la nostra città
veglia sulle nostre scelte,
illumina i momenti esistenziali,
scrive la storia con i figli.
I nostri padri
le hanno costruito un’alta colonna
dove hanno posto
la sua dolce figura di mamma
perché, ognuno di noi,
potesse santificare
ogni momento del vivere quaggiù,
con la grazia che lei chiede
ogni giorno al suo Gesù!
Passando vicino alla Madonna
doniamole un bacio
e innalziamo una supplica:
è la preghiera di un figlio
alla più tenera delle madri;
è l’incontro di una madre
che accompagna il passo di ogni figlio;
è la comunione di vita che,
piano piano,
ci rende testimoni del Vangelo,
missionari di Gesù,
con le parole e le opere,
per diffondere l’amore
che ci avvicina a Cristo,
il frutto del seno suo,
o clemente, o pia,
o dolce Vergine Maria.