Home Attualità Il “caso Mesagne” diventa modello oltre la Puglia

Il “caso Mesagne” diventa modello oltre la Puglia

da Cosimo Saracino
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C’è da essere orgogliosi per quello che sta accadendo negli ultimi anni nella nostra città. Mesagne e la sua metamorfosi stanno valicando i confini pugliesi, diventando un “caso” nazionale. Prima punto di irferimento pugliese per la lotta alla criminalità e poi modello italiano di trasformaizone positiva in cui la cultura è motore di cambiamento. Il lavoro trentennale svolto da amministrazioni comunali illuminate e mai contigue alla criminalità organizzata, lo sforzo di associazioni culturali che negli anni hanno ripreso il controllo delle piazze, il contrasto sul territorio da parte della Magistratura e delle forze dell’ordine, e l’impegno della Chiesa e di ogni singolo cittadino hanno trasformato il territorio mesagnese da “covo dei mesagnesi” a oasi di cultura e bellezza.

Le dimostrazioni, più o meno evidenti, sono passate prima dai giornali locali, dai blog e da qualche sito internet – come il nostro – che ha voluto investire sulle “cose belle della città” (qualcuno ha ripudiato questa narrazione, soffermandosi solo sulle notizie di cronaca che – fortunatamente – ogni tanto vengono a galla). Poi sono arrivate le trasmissioni delle TV nazionali, gli articoli sui magazine fino all’ultimo intervento del sociologo e scrittore Nando Dalla Chiesa su Il Fatto Quotidiano, che mette in relazione la nostra Mesagne con Reggio Emilia.

Nel suo intervento, che riportiamo qui sotto integralmente, colpisce un inciso che riguarda proprio noi:
“C’era una volta Mesagne, per esempio. Centro brindisino di 25mila anime, diventato in un pugno d’anni capitale di una nuova mafia, temibile e ruspante, detta Sacra corona unita. Erano i primissimi anni Novanta. Cittadina alla deriva, era uno dei pochissimi posti in cui, nella mia vita, abbia temuto per me camminando da solo la sera. Ebbene, oggi Mesagne è il rovescio di allora, cittadina amabile e dotata di ottimi presidi di legalità nella sua amministrazione.”

Una soddisfazione che parte da lontano, ma che negli ultimi anni ha avuto una impennata comunicativa a cui hanno contribuito tutti i mesagnesi e l’amministrazione Matarrelli.

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