Il comitato cittadino “Mesagnefree”, presieduto da Franco Bianco, ha ingaggiato una battaglia con l’antenna issata in via Piemonte. Una corrispondenza di carte bollate con il Comune che per il momento non sta producendo alcun effetto. Intanto l’antenna è stata montata ma non ancora funzionante. Dal comitato riceviamo queste considerazioni che vi proponiamo: “In sole 8 ore è stato issato questo ammasso di ferraglia che ospiterà nuove antenne e che regalerà quantità di onde elettromagnetiche non specificate…
Onde elettromagnetiche che si andranno a cumulare con l’altra antenna posizionata a soli 150 metri.
Il comitato cittadino Mesagnefree chiede a gran voce che il comune di Mesagne nella persona del sindaco e degli uffici preposti provveda a decretare in autotutela la sospensione dei lavori perché i lavori sarebbero in contrasto con la normativa nazionale, regionale e comunale esistente.
Come si evince dalla mappa
catastale (allegata all’istanza presentata dalla società costruttrice) proprio sul
sito di realizzazione dell’impianto dovrebbe
essere prevista la realizzazione di una
strada comunale.
Il Comune di Mesagne
in data 26.09.2005 approvava il regolamento comunale per l’insediamento
urbanistico e territoriale degli impianti di telefonia mobile e per la telecomunicazione e minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi magnetici”
Tra i principi e finalità del regolamento volte a minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi magnetici stabilisce,
l’art.3 co.2 che soggetti interessati ad
installare impianti debbono
presentare, in conformità della normativa vigente, progetti che contemplino il ricorso
alle migliori soluzioni tecniche che garantiscano minor impatto possibile degli impianti sulla salute dei cittadini mediante la minimizzazione dell’esposizione sui campi magnetici ed elettromagnetici.
Dalla documentazione allegata all’istanza
di installazione dell’impianto e relativi allegati non risulta che nella relazione tecnica descrittiva la società costruttrice abbia ottemperato a rispondere ai requisiti previsti dall’art.3 del regolamento citato.
Inoltre l’art.4 co.3, prevede che al fine di ridurre l’impatto visivo e di facilitare le operazioni di controllo devono essere preferite le installazioni di più impianti di gestori diversi sulla stessa struttura. Ad oggi nessuna risposta ufficiale è pervenuta.