Ecco il testo integrale:
Oggetto: Chiarimenti sulla risposta data dal Sindaco all’interrogazione del 12.07.2019 e nuova interrogazione sull’art. 86 del Tuel n. 267/2000.
La risposta alla mia precedente interrogazione sulla questione di cui in oggetto ha posto nuove problematiche rispetto alla questione in oggetto e per tali motivi si chiedono ulteriori approfondimenti.
È vero che il Presidente del Consiglio avv. Fernando Orsini ha cessato la sua carica il 30.06.2015, ma nella stessa funzione è subentrato altro consigliere che espletava e probabilmente ancora oggi espleta la stessa professione, cioè avvocato iscritto all’Ordine forense della provincia di Brindisi.
Nella sua lettera asserisce che gli uffici di segreteria con nota prot. N. 24765 del 16.09.2016 “agli Amministratori locali in carica” comunicavano la sospensione a decorrere dal 01.07.2016 del versamento dei contributi previdenziali minimi. È scontata la richiesta se la questione riguarda esclusivamente l’ex consigliere Fernando Orsini oppure altri consiglieri che hanno rivestito la carica di Presidente del Consiglio, oppure altri consiglieri che hanno rivestito le cariche previste, avendo dichiarato il loro status, cioè quello di svolgere il proprio compito in aspettativa dal proprio lavoro.
Detto questo si richiede espressamente con risposta scritta:
-chi sono i consiglieri ed in particolare chi sono i professionisti e la loro attività espletata, che hanno svolto il ruolo previsto dall’art. 86 comma 1 e 2 del TUEL a far data dall’entrata in vigore dello stesso (anno 2000);
-se coloro che hanno usufruito di tali contributi previdenziali avessero le prerogative previste dal Tuel ovviamente nei modi e forme di legge e con documentazione agli atti del loro status che dava diritto ai contributi e presa d’atto da parte degli organi municipali;
-quali sono gli atti amministrativi che hanno dichiarato tale status ed in forza dei quali gli uffici comunali hanno dato seguito agli impegni economici con le relative determine.
Inoltre per completezza si richiede una copia della lettera del Commissario straordinario di quest’ultimo anno inviata alla Cassa Forense onde conoscere integralmente la nota di cui si dichiara il riscontro in data 30.05.2019.
Nella sua lettera di risposta alla mia interrogazione appare chiaro che affermare: “Non si conoscono le ragioni per cui le Amministrazioni precedenti non si sono attivate per il recupero delle somme nonostante la questione sia stata posta dal sottoscritto, nelle vesti di Consigliere Comunale, più volte pubblicamente” non ha alcun valore effettivo se non chiarendo quando sono state messe in atto queste iniziative, e se le stesse abbiano seguito un iter procedurale come previsto dalle norme amministrative (richieste scritte, richieste in consiglio comunali, interpellanze, interrogazioni ecc…). Si richiede tale chiarimento.
Ultima nota riguarda il fatto che Ella conoscendo tale situazione, definita illegittima, e dichiarando che dette somme furono sottratte, è d’obbligo chiederLe quale attività è stata posta in essere per informare le autorità competenti della situazione.
Si richiede risposta scritta e nei termini come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale auspicando questa volta che la risposta sia indirizzata prioritariamente allo scrivente e non ad una testata locale come accaduto nella prima interrogazione, poiché non si può essere interpellati da giornalisti locali senza conoscere assolutamente i termini di quanto scritto nella nota di risposta.
In attesa di riscontro si inviano distinti saluti
Arch. Carlo Ferraro Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle