Home dal Comune Il discorso del Sindaco in occasione della consegna delle chiavi

Il discorso del Sindaco in occasione della consegna delle chiavi

da Redazione
0 commento 13 visite

Rivolgo un affettuoso saluto ai Reverendi Arciprete e Vicario Foraneo, ai Reverendi Padri Carmelitani, ai Parroci e al clero tutto, alle Autorità civili e militari e a tutti voi, concittadini presenti e in ascolto. Ci ritroviamo per vivere insieme uno dei momenti più significativi della Novena.

In questa ricorrenza così piena di valori per la comunità mesagnese, ci avviamo a trascorrere i giorni che conducono al 20 febbraio, rinnovando con la riflessione e la devozione l’antico legame che unisce la città alla sua Patrona.

La città ricorda l’intercessione della Vergine del Carmelo durante il terremoto del 20 febbraio 1743 e rafforza le ragioni di fede che nel 2003 l’hanno convintamente resa Civitas Mariae. Nell’atto di consegnare le chiavi risiedono tutta la nostra storia e tutto il nostro futuro.
C’è la vicenda di un popolo laborioso, che ha anche faticato ad affermarsi e che oggi può mostrarsi orgoglioso della propria identità civile. E c’è la fiducia negli anni che verranno e che consegneremo alle più giovani generazioni. In mezzo, tra ieri e domani, c’è l’oggi: momento in cui viviamo il sentimento del ritrovarsi, dello stare insieme, del procedere uniti e solidali, che è la radice autentica del senso di comunità.

Mesagne attraversa una stagione serena, improntata all’ottimismo delle cose fatte e alla volontà di fare ancora di più e meglio: e mi riferisco alle istituzioni, così come alle forze produttive, al mondo dell’associazionismo, alle scuole, alle parrocchie. Non possiamo sottacere, tuttavia, la preoccupazione che origina dal contesto nazionale e globale, per una società che sembra volere cedere il passo a contraddizioni stridenti, agli egoismi individuali e di corporazione, alla furia delle guerre. A noi, da questo angolo del Mezzogiorno d’Italia spetta comunque e forse a maggior ragione fare la nostra parte: continuando a investire sulla bellezza dell’arte e sulla forza della cultura, ad esempio, come strumenti di emancipazione e di pace. Coltivando iniziative e progetti che strutturino, sempre più, una città al passo coi tempi, aperta, accogliente, sicura, che offra occasioni di stabilità lavorativa ai nostri figli. Dischiudendo spazi abitabili ed efficienti con la rigenerazione urbana. Invitando italiani ed europei a visitarci e conoscerci, per i tesori che ci ha consegnato la Storia e per quelli che abbiamo imparato a collezionare. Impegnandoci, ciascuno per la propria funzione, a rendere Mesagne ogni giorno un po’ più attraente. Anche questo è un programma di pace, anche questo è utile per edificare un mondo migliore.

Il filosofo a noi contemporaneo Umberto Galimberti ha scritto: «Di partecipazione e non di resistenza alle difficoltà della vita abbiamo bisogno, di socialità e non di orgoglio individuale … perché la precarietà dell’esistenza è sempre sulla soglia della nostra vita e può irrompere in qualsiasi momento, senza nessuna garanzia di potercela ogni volta fare senza l’aiuto dell’altro, che conosce cosa stiamo vivendo per averlo a sua volta vissuto». Anche in questo senso, affidarci alla Vergine del Carmelo significa riconoscere ed accettare il limite dell’umanità, e però realizzare di non essere soli e rassicurarsene.

Con questo spirito, auguro a tutti noi una buona Novena.

Potrebbe piacerti anche

QuiMesagne – redazione@quimesagne.it
Testata giornalistica Qui Mesagne registrata presso il Tribunale di Brindisi Registro stampa 4/2015 | Editore: KM 707 Smart Srls Società registrata al ROC – Registro Operatori della Comunicazione n. 31905 del 21/08/2018

Amministratore Unico/Direttore Editoriale: Ivano Rolli  – Direttore Responsabile: Cosimo Saracino

Copyright ©2022 | Km 707 Smart Srls | P.I. 02546150745

Realizzato da MIND