
Sono stati tutti inviati i documenti per la candidatura di Mesagne a Capitale italiana della cultura 2024. Rimane la soddisfazione per aver fatto in poco tempo un lavoro eccezionale. Rimangono i ricordi degli incontri ritrovati tra le associazioni, dopo un lungo periodo di chiusura COVID. Rimangono gli incontri di programmazione per creare il “Modello Mesagne” che avevamo da sempre sotto gli occhi. Il riscatto, la nostra storia culturale e la riconquista degli spazi comuni strappati ad una criminalità che ha vessato per troppo tempo la nostra città. È questo il ‘Modello Mesagne’ che possiamo esportare in tutta Italia. Una nazione che, in questo momento storico, ha bisogno di ritrovarsi insieme, per questo motivo può mutuare dalla nostra Mesagne il senso di comunità che abbiamo riscoperto proprio in questi giorni di preparazione del dossier. Occorre dire chiaramente che il merito è di tutti quei professionisti che si sono messi a lavoro per scrivere, progettare e comunicare un fatto così importante per la storia della nostra comunità. Tutti, nessuno escluso. Certo guidati sapientemente da una amministrazione comunale che non ha mai smesso di crederci e capace di inalare questa voglia di vittoria in ogni cittadino. Mesagne oggi è questo perché ha superato negli anni battaglie e scommesse terribili. Mesagne oggi si candidata a capitale italiana della cultura perché nei decenni passati ha potuto contare su amministratori di alto livello che hanno lavorato sempre per il bene comune. Le piazze del centro storico restaurate, i beni privati dedicati ad accoglienza turistica e un territorio circostante accogliente sono il frutto di scelte politiche, lavoro e investimenti che vengono da lontano. Mesagne ha già vinto, con il clic sull’invio dato dal sindaco ieri sera si è aperto un futuro nuovo. Diventiamo modello per l’Italia e continuiamo a lavorare come comunità perché siamo forti solo se continueremo a sentirci Mesagnesi.