A due anni e poco più dal suo insediamento, la Giunta che il Sindaco Molfetta aveva presentato come la novità che avrebbe cambiato il corso della politica locale trasformando radicalmente la città nel medio periodo, di fatto, non esiste più. Le identità, i principi e i valori, lungi dall’essere un peso, servono a costruire visioni, ad affrontare problemi complessi e anche quotidiani immaginando la città del futuro con passione e rinunciando a convenienze contingenti. Riteniamo che sguardo e pensieri lunghi non siano mai appartenuti a questa esperienza amministrativa, e per diretta conseguenza neanche ai suoi singoli interpreti, compresa l’architetto Palma Librato che, ultima in ordine di tempo, è uscita di scena con una lettera di commiato alla città alla quale in qualche punto intendiamo replicare.
Nel salutarla, augurando buone cose alla donna e alla professionista, vorremmo ricordarle che prima del suo avvento il Comune di Mesagne non era certo una landa desolata. Appartengono al passato amministrativo e politico di questa città esperienze dense di sensibilità verso il patrimonio storico e architettonico, di politiche all’avanguardia nel campo della rigenerazione urbana, di progettazione avanzata sui temi dell’ambiente, della mobilità e della salute dei cittadini. Proprio in questo contesto e con una macchina amministrativa abituata a lavorare su queste frontiere, lei ha avuto la possibilità di operare (altro che “qui non si può far nulla”). Non è per caso o solo grazie allo sforzo di un assessore che il Comune di Mesagne ha avuto meno problemi di altri a candidarsi all’ultimo bando regionale per la rigenerazione urbana; così come non si può ignorare che il piano della viabilità ciclabile approvato in fretta e in furia per accedere al bando di “Eurovelo 5”, la cui redazione è costata migliaia di euro di soldi pubblici, ricalchi percorsi già presenti nel progetto “Mesagne a piedi e in bicicletta” che risale almeno ad un paio di lustri fa. Cosi come ricorderanno i cittadini che già altri amministratori si erano occupati del restauro della Porta Grande non molto tempo addietro ma quella volta, a differenza dei 75 000 € spesi per l’ultimo, davvero l’intervento non costò nulla al Comune.
Quanto alla eredità che la città raccoglierà dall’assessore Librato, oltre ai paletti di via Gualtiero D’Ocra, ai posacenere nel centro storico, al progetto dei Dehors costato migliaia di euro di danari pubblici e di fatto inutilizzato dagli operatori del settore, noi riteniamo che scarse siano state le iniziative sulle questioni che davvero potevano incidere sul futuro della città pur procurando qualche titolo in meno sui quotidiani. Pesa, a nostro avviso, il mancato adeguamento del Piano regolatore generale al Piano paesaggistico regionale, passaggio quanto mai necessario per programmare lo sviluppo della città nei prossimi anni; nessun passo in avanti si è fatto verso un nuovo strumento urbanistico, il PUG, a consumo di territorio zero. Il centro storico, recuperato e restituito alla città molto prima che arrivasse la Librato, necessita ormai di essere messo al centro di un piano che gli restituisca un ruolo e una funzione nell’assetto complessivo della città. Molti quartieri periferici versavano e versano in uno stato di totale abbandono e avrebbero necessitato di un interessamento diretto da parte dell’assessore . La condizione della viabilità e di congestione del traffico urbano erano e sono tali da richiedere massimo impegno sulla redazione di un piano urbano della mobilità per attrarre investimenti e contribuire ad uno sviluppo moderno e sostenibile della città. Certo, sarebbe stato ingiusto ed ingeneroso pretendere che Palma Librato, da sola, ponesse rimedio a questioni così grandi. Ed in ogni caso non passano da un solo assessorato le soluzioni a problemi di tale complessità, le quali possono nascere e consolidarsi dentro una esperienza amministrativa lungimirante. Resta da capire se inseguito ad una verifica seria queste caratteristiche potranno essere recuperate per gli anni a venire. I temi a cui abbiamo fatto riferimento, però, riguardano il futuro di tutti e ignorarli ulteriormente sarebbe un errore imperdonabile.
Partito Democratico – circolo di Mesagne.