Si chiamerà “Street Messapia” il chiosco della Villa Comunale collocato all’angolo tra via Granafei e via B. Normanno. Il progetto di ristrutturazione, approvato dalla Soprintendenza, diventerà un punto di riferimento per gli altri chioschi della nostra città. Diversamente da quanto accadde per i dehors con il concorso di idee del 2016 che vide il progetto “Ricaricalabatteria”, mai realizzato, l’attuale Amministrazione comunale ha voluto un confronto con le autorità di tutela del patrimonio e i progettisti. Così, i tecnici, la geometra Silvia De Milito e l’architetto Andrea Poso, hanno stilato un progetto approvato dalla Soprintendenza che si sta completando in questi giorni. Il manufatto, inserito in un contesto urbanistico di interesse storico-artistico-ambientale, cuore pulsante e centrale della città di Mesagne, subirà un cambiamento tale da farlo diventare riferimento per opere future. “Lo sviluppo della nostra città – dichiara l’assessore all’Urbanistica, Giuseppe Semeraro – e dei suoi luoghi simbolo non può più essere lasciato al caso, ma necessita di una programmazione lungimirante e condivisa, in un’ottica di sviluppo complessivo della nostra Mesagne, divenuta punto di riferimento per l’intera provincia. Questa è la missione che ci impegna – continua l’amministratore-, con l’obiettivo di pianificare tutte le iniziative che riguardano i settori economici e più in generale tutti quei settori che rendono attrattiva la nostra città, tracciando le linee guida per una nuova pianificazione. In quest’ottica si inserisce il rifacimento di un chiosco storico situato nella nostra villa comunale. Siamo certi – conclude Semeraro – che le linee guida tracciate e questo progetto cosi innovativo, possano diventare riferimento per le iniziative future”.
“Il progetto – dicono i tecnici – ha puntato subito a riconoscere l’involucro “storico” nelle sue sembianze originarie, purtroppo deturpate da vari interventi stratificati che si sono susseguiti nel tempo facendone perdere completamente la sua identità figurativa. Il manufatto ligneo oggi si presenta in forte stato di degrado pertanto un primo intervento proposto in progetto è stato quello di recuperarne tutta la struttura, puntando su una operazione esterna di “lifting-house”, caratterizzata da elementi architettonici più storici. Successivamente verrà creata una nuova pelle esterna costituita da una “boiserie” con cornici, bugnature e dettagli verticali composti ed eleganti, intervallati da piani esterni in marmo chiaro, vetrature in metallo ed illuminazione puntuale in stile”.
Dopo una serie di incontri con l’Amministrazione comunale, con il responsabile dell’ufficio Urbanistica, l’architetta Marta Caliolo e con la Soprintendenza, si è giunti infine ad individuare quelli che sono le cromie rappresentative della coloritura storica: il verde bosco, il marmo di carrara ed il grigio ferro.
Le indicazioni sul colore cercano di tutelare da un lato l’identità storica del manufatto, dall’altro la percezione visiva del contesto nel suo insieme.
Il progetto di restyling del chiosco avviene oggi grazie all’idea di Gianmarco Prete, un giovane imprenditore locale che ha creduto fin da subito che il recupero del chiosco potesse essere una valida opportunità per la socialità mesagnese come piacevole luogo di incontro, consapevole e fiducioso insieme ai suoi progettisti che questa piccola sfida non sia solo una reminiscenza storica ma un nuovo vitale contributo a questo luogo tanto caro alla città.
