Home Dal Territorio Incontro pubblico e conferenza stampa “Nessuna Idoneità nei CPR: la ASL di Brindisi prenda posizione”

Incontro pubblico e conferenza stampa “Nessuna Idoneità nei CPR: la ASL di Brindisi prenda posizione”

da Redazione

Il Comitato No CPR Brindisi lancia un appello pubblico al Direttore Generale, ai dirigenti e ai professionisti sanitari della ASL di Brindisi, chiedendo una presa di posizione etica sulla pratica di certificare l’idoneità psico-fisica delle persone migranti al trattenimento nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR).

Ne discuteremo a Brindisi, sabato 13 dicembre alle ore 11.00 presso Biblioteca del vicolo – Santa Spazio Culturale (Ex Convento Santa Chiara) in Via S. Chiara 1, con:

  • Carlo Minervini, Presidente 180amici Puglia, operatore della Salute Mentale e garante del Marco Cavallo del Sud
  • Francesca Zuccaro, operatrice umanitaria – Medici Senza Frontiere
  • Un rappresentante della “Comunità Africana di Brindisi e provincia” APS
  • Nicola Cocco, medico infettivologo, Rete Mai più lager – No ai CPR, SIMM – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni

Alla luce delle documentazioni ufficiali, delle denunce di organismi scientifici e giuridici e delle numerose morti avvenute nei CPR, tra cui quella di Abel Okubor (2 maggio 2025, CPR di Restinco), il Comitato pone una domanda cruciale:

Si può davvero definire “idonea” una persona alla detenzione in luoghi che generano sofferenza mentale, degrado sanitario, isolamento e rischio di morte?

Secondo il Rapporto 2024 del Comitato per la Prevenzione della Tortura, le condizioni nei CPR italiani sono assimilabili a un regime di isolamento estremo, con uso sistematico di psicofarmaci, condizioni igieniche precarie e stress psichico costante.

Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha inoltre dichiarato inadeguate le misure sanitarie previste nei CPR, imponendo correttivi e riconoscendo l’incompatibilità di queste strutture con la tutela della salute.

Il Comitato chiede alla ASL di:

  • Aprire un’istruttoria interna sulle certificazioni di idoneità al trattenimento;
  • Invitare formalmente i medici a valutare il contesto dei CPR, incluso il rischio suicidario;
  • Riconoscere pubblicamente che il CPR di Restinco, come tutti i CPR, non garantisce né salute né diritti.

Nessuna certificazione può rendere legittimo un luogo che produce sofferenza e morte: i CPR devono essere CHIUSI, a Brindisi e ovunque. Invitiamo gli organi di stampa e la cittadinanza tutta alla partecipazione e alla diffusione.

Hanno aderito all’appello: Mesagne Bene Comune ODV • La Collettiva TFQ Brindisi • Migrantes Brindisi • Digiuno di Giustizia in solidarietà coi Migranti – Bari • Associazione PERIPLO ODV • Carlo Minervini (Presidente 180amici Puglia) • Comunità africana di Brindisi e provincia APS • Smiling Coast of Africa APS • Voci della Terra APS • Candida Lobes per Medici Senza Frontiere Italia • Coordinamento Provinciale di Libera Brindisi • Coop. Soc. Solerin • Associazione Il Giunco • COBAS Brindisi • Arci Brindisi • Medicina Democratica Puglia • ANPI Brindisi • Antigone Puglia • Associazione Finis Terrae • Associazione Compagni di Strada OdV • Anna Lodeserto • Dott.ssa Adele Cito • Fabrizio Guglielmi, assistente sociale

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