DAL COMUNE: In seguito alla denuncia di un gruppo di volontari sulla situazione del canile rifugio nelle giornate di allerta meteo (6-10 Gennaio 2017) e sul decesso di un cane del box 21, l’Amministrazione ha aperto un’indagine interna (note del 9.01.2017 prot. N.587/588), di cui si riportano le risultanze acquisite sulla base della relazione prodotta dal presidente della cooperativa “Terra Viva”, dal Dott. Veterinario e dal rendiconto degli organi interni che hanno ispezionato la struttura, nonché dal verbale nr.47 del 16.012017 della ASL di Brindisi.
Gli operatori della Cooperativa per quanto acquisito hanno garantito nonostante le avverse condizioni (piazzali completamente innevati, acqua ghiacciata nelle tubature , pavimento scivoloso, strade extraurbane ai limiti della praticabilità) la pulizia essenziale dei locali e la somministrazione quotidiana del cibo a tutti i soggetti ospitati in quantità superiori rispetto al normale al fine di consentire un apporto calorico maggiore per affrontare le basse temperature. I cani ospitati all’interno del rifugio hanno trovato riparo dalla neve grazie alla stanza coperta presente per legge in ogni box. Inoltre il medico veterinario ha provveduto il pomeriggio del 5 Gennaio a munire alcuni box di coperte per tenere al caldo i soggetti più anziani .
Pertanto complessivamente per le valutazioni poste dal veterinario comunale le condizioni generali di salute dei cani sono state adeguatamente garantite nei giorni dell’emergenza, ipotesi confermata dal verbale di sopralluogo della ASL da cui si evince che i cani ospitati non hanno patito conseguenze in relazione all’evento nevoso.
Relativamente al cane deceduto, lo stesso soggetto era una femmina adulta già affetta da gravi disturbi gastrointestinali con deterioramento delle condizioni generali e progressivo dimagrimento da circa 3 mesi per la quale era stata attivata terapia medica. E’ possibile che il freddo abbia concorso a deteriorare ulteriormente le sue condizioni
Si rileva altresì come l’ingresso nella struttura da parte dei volontari non sia preventivamente regolamentato e disciplinato, nonostante l’amministrazione abbia più volte sollecitato i volontari a fare esplicita richiesta nominale.
Sulla base di tali riscontri si ritiene indispensabile che si rimoduli in apposito disciplinare il rapporto fra la cooperativa Terra Viva e le associazioni di volontariato che deve essere improntato ad un autentico rapporto di collaborazione nell’interesse comune di perseguire il benessere degli animali.
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