Avviare i passi necessari per giungere alla chiusura della centrale termoelettrica di Cerano prima della scadenza del 2025 fissata alla Conferenza di Parigi e impegnare l’Ares e la Asl di Lecce a realizzare un nuovo studio epidemiologico, simile a quello effettuato nel territorio brindisino, per valutare eventuali effetti sanitari dell’inquinamento anche sulle popolazioni del nord Salento vicine ai comuni già presi in esame. Questo lo scopo di una mozione presentata oggi in Consiglio regionale dal Gruppo Articolo 1 Movimento Democratico e Progressista per impegnare il Presidente e la Giunta a rendere sempre più concreto il processo di decarbonizzazione della Puglia, unica via di uscita per mettere fine ai danni sulla salute delle persone e dell’ambiente provocati dall’inquinamento industriale. Nella mozione si fa riferimento ai risultati allarmanti del recente studio realizzato dall’Arpa che ha osservato dal 2000 al 2013 un campione di abitanti di Brindisi e comuni limitrofi esposti alle emissioni della centrale di Cerano e del petrolchimico. Sono stati registrati alti tassi di mortalità per specifiche forme tumorali e di malattie cardiovascolari e respiratorie, oltre all’incidenza di malformazioni congenite.
“Visto che i danni provocati da queste emissioni coinvolgono anche altri paesi del nord Salento e hanno suscitato allarme tra i cittadini riteniamo necessario – affermano i consiglieri regionali di Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista Ernesto Abaterusso, Pino Romano e Mauro Vizzino – di impegnare formalmente il governo regionale a realizzare un nuovo studio su queste popolazioni e a rendere concreta la politica industriale di de carbonizzazione muovendo i passi necessari alla chiusura della centrale di Cerano prima dei tempi stabiliti”.