Riceviamo e pubblichiamo –
L’ INTEGRAZIONE SCOLASTICA SECONDO LA CGIL
«Con il comunicato sull’ integrazione scolastica, la CGIL-FP chiama l’universo mondo alla rivolta sociale contro tutti, anche contro i sindaci del territorio brutali persecutori dei diritti più elementari dei ragazzi disabili e delle loro famiglie.
E’ un evidente tentativo di alimentare un clima di tensione forse per far saltare l’accordo su cui sindaci, assessori, dirigenti scolastici e ASL si stanno faticosamente dimenando in emergenza assoluta e sotto il giogo terribile dei tagli di risorse già avvenuti e dei disagi che questi comunque produrranno. Qualcosa non torna.
Io oggi (12 settembre) ho ricevuto gli estensori del comunicato che accompagnavano non già una rappresentanza delle famiglie dei disabili ma un gruppo di lavoratori delle cooperative che effettuano il servizio d’integrazione scolastica.
Il segretario generale CGIL FP, dopo un po’ di sana demagogia, ha rigettato la prospettiva convenuta da sindaci, ASL e dirigenti scolastici di rimodulare un servizio inadeguato ed ha proposto invece di ripristinare il vecchio sistema e i vecchi rapporti di lavoro che garantiscono, non una migliore assistenza, ma il mantenimento di quei mortificanti contratti di lavoro a 9 o 12 ore settimanali che nel tempo si sono strutturati per loro distrazione o accondiscendenza e che hanno concorso a dissestare il sistema e a precarizzare la vita degli operatori.
“A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca”. Chi ha funzioni di governo è chiamato a responsabilità e a scelte talvolta dolorose su cui tutti possono eccepire e che tutti possono criticare ma nessuno si può permettere di fare lezioni morali».
Pompeo Molfetta
Sindaco di Mesagne