Antonio Anselmo MARTINO
Professore emerito di Scienze Politiche Università di Pisa e Università del Salvador
Membro dell’Accademia di Cordoba, Argentina
Introducono Giancarlo COLELLI, P.O. Università di Foggia
e Alessandro DISTANTE, Presidente COMEPER e Presidente ISBEM
Convento dei Cappuccini, sede del Monastero del Terzo Millennio:
Mesagne, Sabato 8 Febbraio 2020, dalle 17.00 alle 19.00
Mini Medical School_2_2020_ISBEM
Cosa è l’Intelligenza Artificiale? È una disciplina informatica che studia la teoria, le metodologie e le tecniche che consentono di progettare sistemi hardware e software del Calcolatore che fanno eseguire prestazioni che, a un osservatore comune, sembrano essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana. È come se i processi mentali più complessi venissero eseguiti da un computer, seguendo due percorsi complementari: uno che avvicina l’intelligenza artificiale (funzionamento dei computer) alle capacità dell’intelligenza umana, l’altro che usa le simulazioni informatiche per capire i meccanismi utilizzati dalla mente umana. Questo settore è ancora in fortissima evoluzione, per cui emergono moltissime opportunità di utilizzarlo nella vita umana sia nelle core “ordinarie” che in ambiti specializzati o super-specializzati.
Con l’IA, in ogni caso, ci sono anche dei problemi dato che l’IA è nient’altro che uno “STRUMENTO” che a secondo dei fini per i quali viene usata può creare delle incompatibilità, delle criticità fino a dei veri pericoli per la vita umana, come ad esempio quelli che sono emersi con i veicoli auto-guidati. Le macchine possono essere molto raffinate e molto potenti, ma siamo ancora lontani dalla rete “razionale” che sia capace di creare un organo come il cervello umano che può contare sulle sinapsi. Inoltre, non avendo coscienza, le macchine non posseggono la capacità di ponderare, cioè di scegliere con ragionevolezza fra una priorità e l’altra. Pur tuttavia l’intelligenza artificiale, già oggi, può avere un ruolo cruciale per il progresso sostenibile!
Nel Pianeta Salute, l’IA ha già realtà consolidate come i robot medici e i programmi di gestione delle cartelle cliniche. Altre sono alle porte, soprattutto per raccogliere, analizzare e organizzare i dati clinici (BIG DATA), fare diagnosi precoci, pianificare trattamenti e trovare le migliori soluzioni per i cittadini, magari quando sono ancora in buona salute, cioè quando posseggono un bene primario da non sciupare. In Agraria l’IA permette di raccogliere una grande quantità di informazioni, fondamentali per ottimizzare le operazioni nei campi, gestire in maniera mirata le spese, tagliare gli sprechi di produzione, ottimizzare le prestazioni produttive, mettere la frutta sul mercato al momento giusto, controllandone la maturazione, evitando le infezioni, gli inquinamenti, il degrado della qualità e quindi raggiungere i target prefissati……
In Giurisprudenza, il 4 dicembre 2018, la Commissione Europea per l’Efficacia della Giustizia (CEPEJ) ha emanato la Carta Etica Europea per l’uso dell’IA nei sistemi di giustizia penale e nei rami correlati. Tale Carta è di eccezionale rilevanza, poiché per la prima volta si prende atto che l’IA ha un ruolo nelle nostre moderne società e dei benefici attesi. Quando sarà pienamente utilizzata per avere una vita di qualità, ci saranno linee guida condivise, alle quali dovranno attenersi sia i soggetti pubblici che i privati.
È diventata di moda, per cui da un lato è un bene ma è anche pericolosa dall’altro, come tutte le mode, in quanto genera aspettative che non possono essere soddisfatte, risvegliando al contempo paure come quelle descritte da Yuval Noah ARARI nel libro 21 Lezioni per il 21° secolo!