E’ uscita dall’edicola di via Marconi, quella situata di fronte alla scuola elementare Giosuè Carducci, con in mano probabilmente il quaderno che aveva acquistato, ha guardato a destra e a sinistra prima di attraversare sulle strisce pedonali, ma è stata investita da una Fiat Panda vecchio modello di colore bianco, che transitava sulla strada in direzione Latiano: una ragazzina di undici anni è salva per miracolo.
Questa è la scena ripresa in otto secondi dalle telecamere del sistema di videosorveglianza di un’attività commerciale in zona, nella serata di lunedì 13 gennaio, intorno alle 19. Immagini che nessuno vorrebbe vedere e alla vista delle quali si esclama uno spontaneo oddio con orrore.
Dopo aver investito la ragazzina, l’automobilista ha inchiodato, ha spento l’auto in mezzo alla strada, mentre sulla corsia opposta ha accostato un’altra vettura che probabilmente ha assistito a tutta la scena. E’ sceso dall’auto ed è andato incontro all’undicenne che si era alzata da terra. Intorno a lei altri uomini che hanno fermato le auto in via Marconi per soccorrerla.
Scorre poco più di un minuto, mentre probabilmente le chiedono come sta: in quel lasso di tempo nessuno ha digitato il 118, nessuno ha chiamato la Polizia di Stato, i Carabinieri o la Polizia locale. Nessuno.
La ragazzina, anzi, la bambina si è allontanata sola, a undici anni, con lo shock di chi ha rischiato la pelle per esser stata investita alle 19 di un pomeriggio qualunque: la accompagnerà il padre, in preda al panico, al pronto soccorso di Mesagne perché sua figlia aveva ecchimosi ed escoriazioni sulla guancia, sull’anca e sul gluteo sinistro.
Ha atteso ansioso e preoccupato che i medici la medicassero, senza sapere chi era stato l’uomo che ha investito la sua bambina di 11 anni, che prima di attraversare aveva guardato a destra e a sinistra della strada, come un pedone rispettoso del codice della strada.