(di Cosimo Guarini) – Dopo Filumena Marturano, la Compagnia Nuovo Teatro diretta da Cosimo Guarini si accinge a portare in scena il capolavoro più grande di Eduardo De Filippo “Natale in casa Cupiello”. E’ un atto di grande amore ma soprattutto di grande responsabilità, specie per noi Compagnie amatoriali, verso l’opera e il suo autore.
Quelli che pensano di sapere di teatro ritengono che la trasposizione dialettale faccia perdere il valore a e svilire l’opera stessa: purtroppo per loro non sanno che Natale in casa Cupiello è stata tradotta in oltre sessanta lingue e rappresentata in tutto il mondo. Peraltro lo stesso si pensava di Filumena Marturano ma abbiamo visto il risultato: dopo cinque spettacoli stracolmi di spettatori ancora oggi ce ne viene richiesta la replica. Ma tant’è!
Come tutte le opere di Eduardo, anche Natale in casa Cupiello nasce da uno stimolo emotivo e da un’idea che hanno sempre un significato e una utilità sociale. Il capolavoro eduardiano ruota attorno al personaggio di Luca Cupiello il quale crede, con candore estremo e disarmante, nel valore della famiglia come luogo di integrità da difendere a tutti i costi: la festività del Natale viene vissuta da Luca come un momento di solidarietà familiare e il lavoro di costruzione del presepio e la sua contemplazione rappresentano un mondo privo di contrasti e scissioni.
Purtroppo, immerso in questo suo mondo, ignora i contrasti e le vicende che gli ruotano attorno e che creano scene tragicomiche tipiche del teatro di Eduardo capace di far piangere e ridere contemporaneamente. Noi ci proviamo ma in definitiva, come sempre, spetta a voi l’ardua sentenza. Due piccole curiosità: I protagonisti Luca e Concetta sono i nomi dei nonni di Eduardo;
Nella prima stesura, risalente al 1931, l’opera constava di un solo atto ma nell’arco di quattro anni fu completato con altri due che funsero da prologo e conclusione. Vi aspettiamo a teatro il 18 e 19 dicembre alle ore 20,00.
