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La DEA si Mostra 

da Redazione

La DEA si Mostra è un evento organizzato dall’IDéeSse  Club nell’ambito del 70esimo anniversario della Citroën DS e si inserisce in un programma di eventi internazionali partiti da Parigi che si svolgeranno per rievocare il mitico modello francese.

Un percorso fotografico sull’auto più bella del XX Secolorealizzato grazie alla consulenza iconografica del Centro Documentazione Storica Citroën www.archiviostoricocitroen.info  

, esattamente a settant’anni dalla presentazione della Citroën DSal Grand Palais di Parigi avvenuta il 6 ottobre 1955 e sarà… come vivere in un’altra epoca. Atmosfere parigine, foto in bianco e nero, per un viaggio sensoriale  attraverso immagini d’epoca dei grandi personaggi che hanno abitato la Citroën DS, testimoni di quel tempo che è stato fonte di glamour ed eleganza senza fine, un percorso nel lusso e nella bellezza del design. Il secolo che si è concluso ha visto l’affermarsi dello stile e del design, due ambiti della creatività che, in diversi momenti, si sono incontrati e sovrapposti. Protagonista della scena è la Citroën DS: DS in francese si legge DéeSse che significa Dea. Sarà l’occasione per ammirare da vicino un pezzo fondamentale della storia dell’automobile.

Eletta quale “auto più bella del Secolo” dai lettori della prestigiosa rivista “Classic & Sport Car Magazine”, la Dea DS sarà lì, a settant’anni dal Salone di Parigi del sei ottobre del ’55 dove, per la prima volta, fu presentata al pubblico.

 

La Citroën DS, la Dea, è un simbolo dell’elite della sua epoca, quell’elite che oggi chiameremmo jet-set: uomini e donne dello spettacolo e della cultura, che hanno dettato stile anche nella moda. Automobile–Moda–Design: elementi che sembrano destinati ad una continua fusione: la loro sinergia crea l’immagine indiscussa, crea il mito.

La “Déesse” auto indimenticata, anche dai non “diessisti”, resta una delle auto più belle mai prodotte, simbolo di arte in movimento e di classe indiscussa, ha avuto la sua consacrazione da Gio Ponti con il premio consegnato a Citroën alla XI Triennale di Milano .

In Italia, l’IDéeSse Club www.ideesse.it da trentacinque anni è la più grande associazione tra i possessori delle vetture Citroën ID, D e DS (come le varie versioni sono state battezzate negli anni di produzione). L’IDéeSse riunisce circa cinquecento appassionati in tutto il territorio nazionale ed organizza annualmente incontri dedicati ai propri Soci, dando a tutti, al tempo stesso, la possibilità di ammirare alcune tra le vetture meglio conservate, perfettamente in grado di percorrere migliaia di chilometri, per ritrovarsi in giro per l’Europa.

Tra le finalità dell’IDéeSse Club hanno un ruolo primario tutte le attività volte a favorire la conoscenza e la cura dell’immagine della Citroën DS, icona del design internazionale. A tal fine organizza eventi di natura prettamente culturale che risaltano quello stile di vita un po’ dandy al quale la DS ispira, questo anche grazie alla collaborazione degli illustri proprietari di questa vettura.

 

A Ceglie Messapica in provincia di Brindisi un’unica esperienza ospitata dal 10 al 23 Novembre 2025in due esclusivi scrigni che trasmettono emozioni senza tempo:

Resìna Vintage Design Collection (www.resinavintage.com via Paolo Chirulli-3) e L’opificio di Giuso – Maison des aperitifs (www.lopificiodigiuso.com  via Porta di Giuso -61) in Ceglie Messapica (BR), ospitano dal 10 al 23 novembre l’esposizione fotografica “ La Dea si Mostra “.

Due location storiche d’eccezione capaci di trasmettere emozioni senza tempo grazie alla pregevolezza architettonica e artistica che le contraddistingue.

Il Vernissage si è svolto nel pomeriggio di domenica 9 Novembre in una atmosfera esclusiva, caratterizzata da veri coups de theatre nel cambio di scenografia degli ambienti, sempre eleganti e accoglienti.

Il fine della reunion, oltre a quella di ammirare la mostra fotografica dedicata alla Dea, è stato quello di esplorare il variegato mondo del collezionismo, viaggiando su quel filo rosso che unisce mente e cuore di chi per passione e cultura ama attribuire agli “oggetti” una particolare dignità al punto da farne cosa propria.

A tenere magistralmente le fila della serata è stata l’artist designer Daniela Chionna (www.danielachionna.com) partendo dalla presentazione storica della DS, ricordando le tappe fondamentali della sua ascesa, per poi aprire una stimolante conversazione con la dottoressa Veronica Santoro, psicologa clinica e formatrice,(www.veronicasantoro.com ) grazie alle quale si sono esplorate le radici psicologiche del collezionismo come forma di identità, memoria e

desiderio di eternità, svelando il legame profondo tra emozione, bellezza e bisogno di appartenenza che anima ogni collezionista.

Di pregevole interesse gli interventi dei seguenti cultori di design automobilistico e non solo, che con la loro testimonianza hanno reso ancor più interessante la conversazione:

Alessandra Belia architetto e designer toscano, il suo curriculumvanta diverse menzioni speciali tra cui quella in un concorso organizzato dalla Triennale di Milano , 

Francesco Iervolino fondatore di Resìna vintage collection, 

Giuseppe D’Introno proprietario di Masseria Fatuaria arredata con opere di Design, 

Domenico Monopoli commissario tecnico ASI e scrutineer  FIVA, 

Maurizio Bianchi appassionato collezionista padovano

 

 

Ancora una volta la Dea ha regalato agli Apprezzatori della Bellezza un momento memorabile come solo un’opera d’arte può fare. Ora come allora, nell’immaginario di molti, la Dea rimane assoluta, svettante su quel piedistallo, esposta accanto alle opere di architetti e stilisti universalmente conosciuti. Un onore riservato soltanto a pochi capisaldi del design automobilistico mondiale.

Era il 1957 in occasione della XI Triennale di Milano, poi il MoMa di New York .

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