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La fuga dalla Corea, apprensione per i giovani scout mesagnesi

da Cosimo Saracino
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Sono tutte in apprensione le famiglie dei cinque ragazzi mesagnesi che hanno preso parte alla festa internazionale degli scout in Corea del Sud. Prima hanno dovuto fronteggiare un’ondata di caldo soffocante, poi l’allarme tifone che ha costretto l’evacuazione di tutti i campi. Al Jamboree hanno aderito due esploratori e una guida del Gruppo scout Mesagne 1, Samuele Mitrugno, Antonio Arseni ed Erika Rubino e una guida e un esploratore del gruppo scout Mesagne 2, Alessandra Acierno e Stefano Martina. I ragazzi stanno bene e la Farnesina sta seguendo ogni trasferimento per l’Italia.

Sul sito dell’Ansa si legge: L’organizzazione internazionale fondata da Baden Powell sta affrontando la sfida più difficile degli ultimi 100 anni. Lo ha detto oggi il segretario generale dell’Organizzazione mondiale del movimento scout (Wosm), Ahmad Alhendawi. “Questa è la prima volta in più di 100 anni del Jamboree mondiale dello scoutismo che abbiamo dovuto affrontare tali sfide”, ha dichiarato Alhendawi. Con circa 43.000 persone provenienti da tutto il mondo arrivate alla fine di luglio a Saemangeum, sulla costa occidentale della Corea del Sud, la festa organizzata ogni quattro anni avrebbe dovuto concludersi il 12 agosto. Ieri la Farnesina ha dichiarato che i circa 1.200 scout italiani presenti all’incontro “stanno bene e non hanno lamentato alcuna criticità”, annunciando che da oggi avrà inizio “l’evacuazione dei vari contingenti, inclusi i nostri connazionali”.

   Nonostante tutti i tentativi di salvare il Jamboree 2023, infatti, il governo di Seul ha decretato la fine anticipata della manifestazione, invitando i quasi 50 mila partecipanti a smontare le tende e prepararsi a partire. L’Organizzazione mondiale del movimento scout ha diffuso una nota affermando di aver ricevuto ieri “la conferma dal governo della Repubblica di Corea che, a causa dell’impatto del tifone Khanun, sarà prevista una partenza anticipata per tutti i partecipanti”. Un capo scout italiano ha riferito all’ANSA che “i nostri ragazzi stanno benissimo, hanno tutti alto il morale e non ci sono situazioni di panico”: la situazione “è calma e serena” e l’evacuazione procede “precisa e funzionale”, ha aggiunto.

I partecipanti al raduno – in corso dal primo agosto sulla costa occidentale della Corea del Sud e che avrebbe dovuto terminare il 12 – stanno lasciando il campo in autobus per raggiungere siti e campus universitari nell’area metropolitana di Seul e in altre località, in attesa dei voli che li riporteranno a casa, anche se in realtà alcuni ministri di Seul hanno precisato che l’evento continuerà fino al 12 agosto in altre località. Il governo ha promesso un programma di tour culturali, mentre venerdì è previsto un concerto K-Pop prima della chiusura ufficiale dell’evento il giorno dopo. Il tifone Khanun, che ha ucciso almeno due persone in Giappone, dovrebbe approdare giovedì in Corea del Sud, non lontano dal campo di North Jeolla che ospitava i ragazzi. L’incontro, giunto alla 25/ma edizione aveva per titolo ‘Disegna il tuo sogno’. 

Un sogno che si è infranto già prima del temuto arrivo di Khanun sotto il cocente sole coreano: 400 ragazzi erano finiti in ospedale per il caldo solo nei primi giorni di apertura.

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