( di Francesca Caliandro) – Ho conosciuto Margherita e Giovanni diversi anni fa, nel vivo di una delle loro feste in costume che i coniugi D’Aloisio erano soliti organizzare a casa nelle afose sere estive. Gonne a ruota dai colori sgargianti, top a pois e coloratissime fasce per raccogliere i capelli in folte chiome mediterranee erano i dettagli di un goliardico veglione carnevalesco fuori stagione, perfetto per rievocare la moda degli anni ’60! “Dove avete recuperato questi fantastici abiti?”, chiesi avvicinandomi timidamente ai proprietari di casa. “Li abbiamo realizzati nella nostra sartoria, mia cara!”, rispose Margherita. La storia della sartoria Meghy vanta la decennale collaborazione delle mani femminili di tante amiche o, semplicemente, di molte appassionate di moda. Numerose sono state le esperienze ed i tasselli che hanno forgiato, con pazienza e dedizione, la storia della Meghy, un originalissimo laboratorio di abiti d’epoca che, dal 2002, vive nel cuore del centro storico di Mesagne.
Come nasce il laboratorio sartoriale, Margherita? “Da bambina, prima ancora che da adolescente, avevo un piccolo sogno nel cassetto: realizzare abiti d’epoca per indossarli! Così, ho conseguito il diploma all’istituto professionale femminile di Brindisi, oggi denominato IPSS “Francesca Laura Morvillo Falcone”, in qualità di stilista di moda, con particolare interesse per la storia del costume e l’analisi dei materiali e dei tessuti con cui venivano realizzati gli abiti nelle diverse epoche storiche.”
E c’è stato un evento che ha costituito, nello specifico, il trampolino di lancio per la vostra attività? “Nel lontano 1999 ho collaborato volontariamente alla realizzazione di alcuni abiti medievali per una cena pro Cernobyl e da allora gli eventi ai quali abbiamo partecipato sono diventati sempre più numerosi, soprattutto nel Sud d’Italia!”
Dunque, di cosa vi occupate nello specifico? “Esportiamo in tutta Italia i nostri abiti che riproducono fedelmente il costume di molteplici epoche storiche, dall’età romana fino ai giorni nostri. Ci occupiamo infatti della realizzazione artigianale delle corazze romane e delle divise storiche delle Forze Armate e della Polizia e contribuiamo all’organizzazione di numerosi eventi culturali.”
E qual è il segreto del vostro successo? “La passione che accomuna le donne che lavorano ogni giorno all’interno della sartoria; il rispetto reciproco e lo spirito di squadra! A ciò si aggiunge il sostegno di tutta la mia famiglia, che condensa altrettante laboriose menti nella gestione di questo grande laboratorio!”
Margherita, possiamo elencare alcuni dei riconoscimenti che avete ottenuto in questi lunghi anni? “Certamente! Premio Caccamo per la castellana più bella d’Italia; primo posto, per tre anni consecutivi, alle partecipazioni per il Carnevale con la Maschera di Ferro, Aladdin e la Principessa Sissi. Inoltre, la sartoria ha collezionato numerosi elogi da parte di amministrazioni comunali e regionali e da parte della Repubblica di San Marino. Nel 2017 siamo stati anche insigniti di una “menzione d’onore”, Azzurro Salentino, e di un ulteriore riconoscimento, Italia che lavora, legato all’attività e al lavoro femminile che anima la nostra sartoria!”
Cosa vi aspettate dunque per il futuro e quali sono i progetti in cantiere? “L’obiettivo principale è quello di crescere ancora e di esportare i nostri prodotti in lungo ed in largo; di far conoscere ancor di più la nostra creatività e la nostra professionalità, di cui già si sono serviti nomi di importanti registi del cinema e del teatro.”