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Sei anni dopo la prima vittoria, venerdì sera presso il Pala Poli di Molfetta, la New Virtus Mesagne ha vinto il suo secondo campionato di Prima Divisione al termine di una stagione programmata dodici mesi prima. Oggi come allora tornano ad assaporare il gusto della vittoria sia coach Camassa che Fabio Guarini e Francesco Tortorella. L’ultima sfida stagionale non avrebbe potuto essere che la super sfida le favorite del girone play-off, i Molfetta Ballers vincitori del girone B e i mesagnesi del girone D. La sconfitta di un punto, 64-63, ha interrotto la striscia vincente di undici gare consecutive, ma grazie alla forte differenza punti della gara di andata, i gialloblu di coach Camassa hanno portato a casa l’obiettivo stagionale, con qualche sofferenza di troppo. La gara era stata preparata con la solita attenzione: diversamente dalle altre sfide vinte contro Carovigno Basket e i giovani molfettesi lo lo svolgimento non è stato eseguito a dovere. Il coach mesagnese si è affidato ai soliti cinque con cui ha iniziato le quattro ultime gare di questi play-off, Guarini, Tortorella, Ciracì, Sirena e Serpentino.
Il primo quarto di gara è filato liscio come l’olio: Serpentino dominava sotto canestro, Ciracì ha infilato la prima tripla della serata. Il primo tempino terminava coi mesagnesi avanti per 12-10 ma poco prima della fine, il primo arbitro ha espulso il coach locale Antonio Camporeale per doppio tecnico e poco dopo il pivot Lasciarrea e il suo omologo Preziosa per scambio reciproco di colpi proibiti. L’uscita dei due lunghi ha penalizzato più i locali che i mesagnesi che avevano ancora a disposizione Ferreira Lima e Antonio Serpentino che è stato sostituito per due falli. L’inizio del secondo quarto è tutto dei padroni locali, il pressing organizzato e continuo e l’assenza di Serpentino ha prodotto il loro miglior quarto della gara. Un parziale di 27-13 che oltre ad alimentare le speranze di rimonta aveva stordito i virtussini andati completamente nel pallone. I Ballers, rivitalizzati nello spirito, hanno chiuso avanti per 37-25. La strigliata di coach Camassa sarà ricordata per molto tempo dai suoi dieci atleti. Al rientro in campo, Gesmundo con una tripla, ha portato avanti i suoi di 15. Il PalaPoli è diviso in due: l’entusiasmo dei locali contrapposto ai timori degli ospiti. Il magic moment dei bravi molfettesi è terminato proprio lì.
Camassa ordina la difesa a zona 3-2, Domenico Ciracì si carica la squadra sulle spalle e con la sua lucida visione di gioco infila 5 triple che spezzano ogni speranza altrui. E’ lui l’uomo della provvidenza, classe 1976, l’atleta collante tra la gloriosa Virtus, quella del 1991, della B2 con Maurizio Camassa allora giocatore e Uccio Guarini presidente e sponsor con quella della nuova era. Lui che ha giocato tutti e quaranta minuti senza perdersi nel pressing avversario, ha sfoderato la migliore prestazione assoluta della stagione con ben 6 triple totali e tanti rimbalzi nell’insolito ruolo di 4 a causa del riposo forzato di Serpentino, carico di quattro falli. L’ingresso del giovane Palmisano, ha prodotto quella veloce profondità di transizione che precedentemente era mancata nella prima parte di gara. Ridotto lo svantaggio di sole tre lunghezze, lo spread dell’entusiasmo e della grinta dei padroni di casa si è azzerato per far salire contestualmente quello dei gialloblu che hanno giocato in tranquillità l’ultimo quarto pensando più ad amministrare la situazione con un occhio al cronometro fino alla sirena finale in cui sono partiti i festeggiamenti liberatori di una stagione vissuta da protagonisti.
Da segnalare in doppia cifra il cecchino Tortorella e il pivot brasiliano Ferreria Lima ormai cegliese di azione. La New Virtus ha vinto questo campionato perché non hai perso in casa, proprio come nel 2012, in cui ha raggiunto la vittoria del girone di qualificazione contro le corazzate Hope Casarano e Carovigno Basket che quello play-off, in cui proprio contro Molfetta Ballers hanno costruito sapientemente la vittoria di 21 punti, un tesoretto molto consistente col quale hanno affrontato la gara di venerdì. Ha vinto perché ha costruito una rosa lungo, partendo dalle risorse interne a cui aggregare in corso d’opera i giocatori funzionali al progetto sportivo, tenendo conto del livello del torneo. La società mesagnese del presidente Ivano Guarini ha presentato domanda di ripescaggio in serie D perchè ha molte probabilità di essere accolta visto la contestuale riforma dei campionati pugliesi. In ogni caso sarà allestita una rosa tale da essere protagonisti sia in serie D che in Promozione.