Continua l’attività di prevenzione e repressione dei reati in genere da parte della Questura di Brindisi con il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio volutidal Questore Annino Gargano sin dal mese di giugno e che non ha visto battute d’arresto nemmeno in quest’ultimo week end d’estate.
Le pattuglie dislocate in città, che nei giorni scorsi hannosorpreso un minorenne trovato in possesso di un coltello a serramanico poi segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, hanno controllato 150 persone e 63 veicoli; sono state contestate 7 violazioni a norme del Codice della Strada, 3 i motoveicoli sottoposti a fermo amministrativo e 1 è stato sottoposto a sequestro amministrativo.
I controlli hanno avuto positivi riscontri anche in ordine alle attività di Polizia Giudiziaria che hanno permesso di segnalare all’Autorità Giudiziaria due persone notate mentre si aggiravano con fare sospetto nei parcheggi dell’area esterna dell’Ospedale Perrino di Brindisi. All’intimazione dell’alt polizia i due si sono datiimmediatamente alla fuga e, dopo un breve inseguimentodipanatosi inizialmente nell’area compresa tra le fermate dei Bus della linea urbana e le auto parcheggiate, hanno tentato di far perdere le loro tracce passando da uno dei varchi di accesso all’ospedale spintonando una guardiagiurata e cercando di nascondersi nuovamente tra le auto in sosta nel parcheggio interno dell’Ospedale. Il tentativo di fuga dei due “sospetti” è stato vanificato dalla prontezza con cui i poliziotti si sono messi all’ inseguimento riuscendo a bloccarli e a identificarli.
I due fermati, già noti alle Forze di Polizia per i numerosiprecedenti per reati di vario genere e per violazioni amministrative legate all’attività di “parcheggiatore abusivo”, venivano perquisiti e ciò permetteva di acquisireelementi di prova dai quali appariva inequivocabilmenteche stessero esercitando proprio quella attività.
All’esito del controllo i due venivano indagati in stato di libertà e segnalati alla Procura della Repubblica per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e per la reiterazione della violazione di cui all’art.7/15Bis del Codice della Strada.