Home Cronaca La Polizia ferma la macchina dei topi d’appartamento che agivano anche a Mesagne

La Polizia ferma la macchina dei topi d’appartamento che agivano anche a Mesagne

da Cosimo Saracino
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È la stessa auto che, negli ultimi mesi, è stata utilizzata dalla banda dei furti in abitazione che ha imperversato nelle province di Taranto, Lecce e Brindisi. Tra questi, anche due furti a Mesagne. La Polizia di Stato del Commissariato di Manduria ha intercettato l’autovettura e dopo un inseguimento ha recuperato denaro, materiale per clonare le targhe e due targhe contraffatte.

Gli agenti del Commissariato di Manduria, dopo aver appreso di una serie di furti consumati nel pomeriggio di ieri nel Comune di Sava e di un ulteriore furto consumato poco prima nella frazione di Uggiano di Manduria, hanno effettuato mirati servizi di osservazione nella zona alla ricerca dell’autovettura segnalata dalla vittima, come mezzo di fuga utilizzato dai presunti ladri. Dopo una meticolosa attività di monitoraggio delle arterie stradali, gli agenti hanno intercettato la vettura con a bordo 4 persone ed hanno intimato l’alt per un controllo.

Il conducente del mezzo, non ottemperando all’ordine di Polizia, si è dato a precipitosa fuga, costringendo i poliziotti ad un pericoloso inseguimento per le arterie stradali. Una volta giunta in prossimità del Comune di Sava, l’autovettura ha compiuto una brusca inversione di marcia, provocando uno scontro frontale proprio con l’autovettura della Squadra Volante del Commissariato che era al suo inseguimento.

Nonostante l’impatto, i quattro soggetti sono riusciti a far perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti. A seguito dei rilievi effettuati sul mezzo da parte di personale specializzato, si è avuto modo di recuperare all’interno dell’autovettura un cellulare ancora acceso, numerosi arnesi atti allo scasso, oltre al materiale utilizzato per la contraffazione di targhe automobilistiche, due targhe verosimilmente clonate ed anche la somma di 520 euro in contanti ed alcuni oggetti presumibilmente preziosi.

Da successivi accertamenti, si è appreso che l’autovettura utilizzata dai presunti malfattori era stata oggetto di denuncia di furto nel 2022 a Bari. Il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro. Sono in corso le indagini finalizzate a risalire ai presunti autori.

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