Home Primo Piano La scomparsa di Diego Oreste, ex stella del Mesagne calcio – di Giovanni Galeone

La scomparsa di Diego Oreste, ex stella del Mesagne calcio – di Giovanni Galeone

da redazione sport

È scomparso ieri all’età di 86 anni Diego Oreste (nella foto Oreste è il secondo da sinistra accosciato), barese, fu il giocatore simbolo del Mesagne in serie D a fine anni ’60. Arrivò nell’estate del ’68, prelevato dal presidente Enzo Pettograsso dal Taranto per 5 milioni, quando il Mesagne si apprestava a giocare il suo primo campionato di serie D, il suo arrivo elevò notevolmente il tasso tecnico della squadra allenata da Fusco, l’inizio del campionato vide il Mesagne in testa alla classifica per diverse giornate ed in Oreste il principale trascinatore, in ottobre arrivò una richiesta di acquisto dal Matera a cui il Mesagne resistette. Oreste, nativo del ’39, era un barese purosangue, la sua famiglia con 7 figli gestiva una salumeria a Bari vecchia, si mise in evidenza nel ’58-59 nel Sannicandro, giocando da ala sinistra nel campionato Dilettanti pugliese, allora massima categoria regionale, l’anno dopo fu acquistato dal Bisceglie in serie D che quell’anno allestì una squadra di giovanissimi e a sorpresa vinse il campionato, in serie C Oreste confermò tutte le sue qualità tecniche: scatti, serpentine, goal e visione di gioco.

A Bisceglie rimase altri 3 anni disputando campionati di alto livello, nell’estate del ’61 risulta il giocatore più richiesto della squadra barese, società di serie B tra cui Salernitana, Cosenza e Bari tentarono di acquistarlo, lo stesso nel ’62 ma il Bisceglie non mollava e chiedeva molti soldi. Venne convocato più volte nella  rappresentativa nazionale di categoria, nell’estate del ’63 per 2 settimane effettuò un provino (positivo) con il Mantova allora in serie A, la squadra lombarda tentò di acquistarlo per circa 40 milioni, ma il Bisceglie alzò il prezzo, alla fine finirà alla Lucchese in serie C; l’anno dopo viene acquistato dal Taranto che stava tentando la scalata alla serie B, il precampionato è brillantissimo e sempre da ala sinistra conquistò i tifosi ionici, le attese erano notevoli perché la squadra mirava alla vittoria del campionato, ma le cose non andranno per il verso giusto e il campionato sarà vinto dalla Reggina proprio sul Taranto, verrà quindi ceduto in prestito nel ’65-66 al Siracusa dove farà un buon campionato, ritornato a Taranto non rientrò nei programmi della società e rimase inizialmente fuori rosa, viene reintegrato però a dicembre e disputa il suo miglior campionato in terra jonica, segna 7 goal in mezzo campionato e gioca con un certo Romeo Benetti, futuro giocatore della Nazionale e pilastro di centrocampo di squadre come Juve, Roma e Milan.

Confermatissimo l’anno successivo, con la partenza di Benetti viene arretrato a centrocampo dove diventa un maratoneta di grande concretezza, ma nel gennaio del ’68 in uno scontro con un difensore del Trani subisce una grave distorsione al ginocchio, rientra dopo 3 mesi. Nell’estate del ’68 il Taranto lo cede al Mesagne, da noi si mette subito in evidenza come il faro della squadra, presente in tutte le zone del campo dispone e smista con classe palloni per i compagni, il Mesagne diventa inizialmente la sorpresa del campionato volando ai primi posti. Nel novembre un altro infortunio allo stesso ginocchio a Lanciano dove, non casualmente, arriva anche la prima sconfitta e con la sua assenza la squadra scivolerà in classifica. A Mesagne rimane complessivamente per 3 anni, nel secondo anno dopo l’esonero di Zeffiro Furiassi fa da giocatore-allenatore e porta in salvo la squadra, anche nel terzo anno dopo l’esonero di Pietro De Santis, viene reincaricato come allenatore-giocatore, ma la società è in cattive acque finanziarie e nel girone di ritorno manda titolari e allenatore a casa e prosegue con i ragazzi mesagnesi, la retrocessione sarà inevitabile. Diego Oreste rimane uno dei giocatori più prestigiosi che ha vestito, con grande profitto, la maglia gialloblù.

Giovanni Galeone

 

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