Home Cultura La scrittura di Bartolo Longo: Analisi grafologica morettiana tra mutamenti e costanti – di Daniela Pagliara

La scrittura di Bartolo Longo: Analisi grafologica morettiana tra mutamenti e costanti – di Daniela Pagliara

Bartolo Longo - Latiano, 10 febbraio 1841 – Scafati, 5 ottobre 1926

da Cosimo Saracino
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L’analisi grafologica rappresenta uno strumento prezioso per comprendere l’evoluzione della personalità e delle dinamiche interiori di un individuo attraverso la scrittura. Questo studio si propone di esaminare la grafia di Bartolo Longo, figura di spicco nella storia della spiritualità e della carità sociale, fondatore del Santuario di Pompei e promotore di innumerevoli opere a favore dei più bisognosi.
Bartolo Longo non è stato solo il fondatore del Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, ma anche un uomo dal percorso interiore complesso e affascinante, segnato da una profonda conversione spirituale. La sua scrittura, osservata attraverso il metodo morettiano, rappresenta una testimonianza preziosa della sua evoluzione psicologica e morale. Ogni tratto, ogni lettera, ogni allungo diventa una traccia della sua personalità, un segno di trasformazioni interiori che emergono nel tempo.

L’analisi grafologica condotta sulle sue lettere mostra una serie di elementi costanti e altri in evoluzione. Tra i segni più evidenti, si notano gli “allunghi inferiori marcati”, indice di una forte energia vitale e di un legame con la dimensione concreta della vita, tipici di un uomo d’azione, determinato e risoluto. Tuttavia, confrontando lettere scritte in epoche diverse, si osserva una progressiva attenuazione di questi tratti, a favore di una maggiore compostezza grafica, segnale di un crescente equilibrio interiore.
La scrittura di Bartolo Longo mostra fluidità e un’inclinazione assiale prevalentemente verso destra (segno grafologico morettiano Pendente), questo suggerisce una personalità espansiva, comunicativa ma anche malinconica; il segno denota un forte coinvolgimento emotivo. L’inclinazione regolare suggerisce equilibrio e coerenza tuttavia alcune variazioni interposte qua e là possono indicare momenti di maggiore emotività o tensione interiore.
Chi possiede questo segno grafologico è capace di grandi sacrifici.

 

 

 

Un altro aspetto interessante è la presenza della “scrittura ascendente, particolarmente evidente in alcuni periodi della sua vita. Questo segno grafologico è spesso associato a uno slancio idealistico e a una tensione verso obiettivi superiori, caratteristiche che ben si sposano con la missione caritatevole e spirituale intrapresa da Longo. Nel corso degli anni, l’ascendenza della scrittura si stabilizza, accompagnando il consolidamento della sua fede e del suo ruolo sociale.

 

 

 

 

 

 

Non mancano, però, segni di tensione e di lotta interiore. In alcune lettere si riscontra una “scrittura stiracchiata, caratterizzata da un’eccessiva distensione tra le lettere e un ritmo grafico irregolare. Questo può indicare momenti di stress, in cui il bisogno di controllo si scontra con la fatica interiore. La presenza del segno grafologico denominato “Angolo B” denota forza di volontà e determinazione, conferma del carattere risoluto del Longo, che ha affrontato difficoltà e ostacoli con una tenacia incrollabile.

Interessante anche l’analisi della firma, elemento rivelatore dell’identità più profonda di un individuo. Se nelle prime lettere la firma appare più rigida e strutturata, nelle ultime missive essa acquista maggiore fluidità e armonia, segno di un processo di maturazione personale e spirituale. Il cambiamento della grafia in generale, infatti, non è solo un fatto stilistico, ma riflette un percorso di trasformazione interiore: dal giovane uomo determinato e talvolta inquieto al leader spirituale consapevole e sereno.

1896

 

 

 

1908

 

 

 

 

Grazie alla preziosa concessione dell’Archivio Storico “Bartolo Longo” di Pompei, è stato possibile studiare documenti manoscritti che offrono una prospettiva unica sulla vita e sul carattere del beato. La sua scrittura, analizzata con il rigore scientifico, si rivela uno specchio fedele del suo cammino umano e spirituale, raccontando, tra le righe, la storia di un uomo che ha saputo trasformare le proprie inquietudini in una missione di fede e carità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  Bartolo Longo

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