L’emergenza sanitaria si sta esaurendo (non solo lei). Bisogna rilevare che si sarebbe già ridotta notevolmente se il sistema sanitario e socio assistenziale non fosse stato colpito pesatemene nello svolgimento delle proprie attività.
Com’è noto, in lungo e in largo per l’italia quanto accaduto negli ospedali e nelle case di risposo grida dolore. Quasi 20.000 dipendenti sanitari con diverso grado e titolo sono stati contagiati e molti sono deceduti. La motivazione di questa strage nella strage, è dovuto essenzialmente alla scarsità iniziale di dispositivi di protezione adeguati, nonché di protocolli appropriati. Che hanno costretto eroicamente molti operatori sanitari a dove agire a mani nude.
Questa drammatica storia speriamo insegni a Tutti quelli che gestiranno la sanità pubblica, che è buona prassi dotarsi di adeguate scorte di maschere, guanti, tute, camici e quant’altro necessario a poter affrontare situazioni di emergenza nazionale come questa.
Si badi bene che le epidemie nel mondo globale possono essere sempre più frequenti e di rapida diffusione.
Globalità del mondo che difficilmente si può pensare venga meno nel futuro. Il sovranismo nazionale è ormai una visione consegnata alla storia, Seppur ancora è perseguita da molti leader politici.
Perché non è possibile il ritorno alla sovranità?
Perché se cosi non fosse non ci sarebbe più l’elemento che muove la macroeconomia (grandi investimenti) da cui direttamente, seppur attraverso una seri di passaggi, si alimenta la microeconomia (piccole aziende).
Se l’economia non si muove, muore.
Paradossalmente di questo concetto ne è la dimostrazione proprio questi 50 giorni di #iorestoacasa. Fortunatamente non tutta l’economia si è fermata ma quella parte che lo ha fatto è in grave crisi. Questo è il secondo insegnamento che possiamo trarre da questa emergenza.
Dobbiamo comprendere Tutti quanti, che Tutto il mondo, Ognuno di Noi compreso, siamo interconnessi, Nessuno può ritenersi avulso dal contesto che lo circonda. Con esso chiunque di Noi, indipendente dal lavoro che fa, dai soldi che ha, e dalla cultura che sa, deve fare i conti con il contesto in cui vive e lo circonda.
In questo contesto è emerso che l’italia ha un’ampia fascia di persone anziane. Certamente non sono un peso ma una risorsa. Risorsa spesso parcheggiata in case di riposo. Dove il riposo di questi tempi è stato funestato e falcidiato dal virus. Forse le Amministrazioni pubbliche (ecco il terzo insegnamento), dovrebbero attivare percorsi tesi a valorizzare e sostenere queste risorse umane che in molti casi possono ancora dare un grande contributo alla nostra società. Certo non si tratta di farli tornare al lavoro ma certamente neanche di parcheggiarli da qualche parte.
Dunque siamo un paese longevo, il che non significa che bisogna fare politiche per ritardare quanto più possibile la pensione, ma individuare e sostenere politiche di socialità.
Con gli insegnamenti di questa emergenza per adesso ci fermiamo qua. Qualche altro c’è ne ma lo affronteremo nei prossimi giorni.
Riguardo alla emergenza sanitaria ho elaborato delle immagini che ho allegato. In un’immagine c’è il quadro epidemiologico generale della Puglia suddiviso per provincia. Ovviamente è aggiornato al 17 aprile 2020. In un’altra immagine c’è la mappa dei contagi per comune della provincia di Brindisi. Nella stessa immagine è riportata una tabella relativa ai dati comune per comune. Come è noto questo tipo di informazione è difficilmente reperibile. Pertanto avviso che ci possono essere dei piccoli errori (sopratutto sui guariti). Questa tabella è stata costruita anche con l’aiuto delle informazioni in possesso di alcuni Sindaci. Sindaci che ringrazio senza citarli. tanto lo sanno già, Approfitto nel invitare qualunque Sindaco (o persone vicine) che dovesse capitare tra queste righe, a farmi avere le informazioni in loro possesso con il fine di costruire meglio questo quadro provinciale d’assieme relativo ai dati di questa emergenza sanitaria. Infine ho allegato un’immagine con le curve relative agli andamenti dei contagi delle 6 provincie pugliesi dal 18 marzo scorso.