La federazione Provinciale del Partito Democratico esprime piena solidarietà ed indignazione per l’accaduto alla Cooperativa *Terre di Puglia* e a Libera per i vili atti intimidatori subiti. Quanto accaduto mostra ampiamente quanto ancora occorra rimanere vigili dinanzi a questi gravi fenomeni. Le attività sorte sui terreni confiscati sono buoni esempi che puntualmente ci ricordano come anche dal peggio possa uscire del buono e come da quel buono si possa costruire un percorso virtuoso con cui aggregare una comunità e migliorare un territorio. Noi siamo con la gente che ogni volta ci prova e non vuole mollare e da questa linea non ci spostiamo.”Non ci faremo intimidire” dice Don Ciotti e siamo convinti che i cittadini e le istituzioni sapranno ancora una volta rispondere con fermezza all’accaduto . Il nostro auspicio che continui con sempre più vigore la lotta per sdradicare la criminalità organizzata.
CGIL SPI E FLAI SOLIDALI CON “TERRE DI PUGLIA”
Le vili azioni di sabotaggio e di intimidazione rivolte ai soci lavoratori della Cooperativa “Terre di Puglia” non possono lasciare indifferente nessuno di noi. Chi ha colto la sfida di
far tornare produttivi i terreni e restituire all’intera comunità la fruibilità di beni confiscati alle mafie, merita tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Come CGIL, SPI e FLAI , non faremo
mancare il sostegno necessario a far sì che chi opera nella legalità abbia la certezza di non essere solo, e confidiamo nelle indagini della Procura per individuare i colpevoli di tali atti
criminosi. Masseria Canali nel corso di questi ultimi anni è diventato un punto di riferimento importante per la provincia di Brindisi come “contenitore” di iniziative promosse dai vari
soggetti che compongono la rete territoriale dell’antimafia sociale, di cui fa parte anche il sindacato. Siamo convinti che l’impegno speso in oltre dieci anni di attività da tutti i soci
lavoratori della cooperativa “Terre di Puglia” è servito a costruire questo importante patrimonio sociale e deve continuare ad essere di esempio per i tanti giovani che vogliano
misurarsi con la gestione dei beni confiscati. E’ per questo che siamo certi che il Presidente e tutti i soci lavoratori non si fermeranno e auguriamo loro di superare al più presto le
conseguenze di quest’ennesimo vile episodio.
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