Acquedotto Pugliese (AQP) dà piena autonomia gestionale alla Struttura territoriale operativa di Brindisi, migliorandone l’operatività grazie al sostegno dell’Autorità Idrica Pugliese (AIP), in vista di un importante intervento sulla rete idrica.
“È una conquista per la comunità che AQP abbia reso così autonoma la gestione della Sto di Brindisi e per noi – sottolinea il Presidente dell’Autorità Idrica Pugliese, Antonio Matarrelli – è un progresso che va nella giusta direzione e tiene conto della sempre maggior attenzione richiesta dal territorio. Ringrazio Acquedotto Pugliese per la sensibilità dimostrata e per il tempismo avuto, che consentirà di portare avanti nel brindisino un importante intervento rivolto al risanamento ed al miglioramento delle performance della rete idrica. Abbiamo infatti messo nelle condizioni AQP di impiegare 55,6 milioni di euro nel triennio 2024-2026 per interventi mirati a conseguire la distrettualizzazione, il controllo delle pressioni ed il monitoraggio delle grandezze idrauliche nelle reti idriche, oltre alla sostituzione delle vecchie condotte: un progetto già appaltato e in fase di avvio ad aprile, che dapprima coinvolgerà i territori di Brindisi, Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Mesagne, Oria, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Villa Castelli, poi anche i restanti Comuni della Provincia”.
“La presenza di Acquedotto Pugliese sul territorio è capillare, come testimoniano – sottolinea il Consigliere di amministrazione di AQP, Francesco Crudele – i frequenti contatti tra l’azienda e le amministrazioni comunali per pianificare le decine e decine di interventi rivolti al risanamento della rete. Siamo reattivi nel far fruttare le opportunità che, grazie all’ottimo lavoro svolto dall’Autorità idrica Pugliese (AIP) e dalla Regione Puglia, ci consentono di portare avanti l’ulteriore risanamento delle reti. Avviamo sulle infrastrutture e sulle opere un’azione coordinata con i Comuni e gli altri enti territoriali, oltre che con i privati, ritenendola necessaria affinché qualunque infrastruttura garantisca la tenuta del sistema, nel locale e nel suo complesso”.
“Questa attività consente di spingere ulteriormente sulla riduzione delle perdite e contribuirà –conclude la Direttrice generale di AQP, Francesca Portincasa – a raggiungere l’obiettivo generale di recuperare, da qui al 2026, ben oltre i 44 milioni di metri cubi di acqua. Il riuso dell’acqua, la diversificazione e la ricerca di nuove fonti vanno di pari passo con la tutela della risorsa, come dimostra il costante miglioramento della rete idrica esistente. L’impegno di Acquedotto Pugliese nei confronti dei cittadini resta immutato”.