“Mi riviriscu signuri a tutti quanti, e cu scusati vi preu na mia curiostitati; ci vi ddumandu e dico ma sta stascioni ci corri ce stascioni eti? Ti estati, ti inviernu o ti primajera? Ca vesciu tuttu lu mundu riutatu, l’arvuri fiuri cupierti e no di nevi! Ca iu la portu propria pi esperienza, ca cu sti tiempi cussí strimpati ni vannu ti capusotta tutti li poviri massari e marammei chiu di tutti ca li debiti mi sta mangianu e mi sta smangianu li mutoddi ca no sacciu propria comu agghia ata fari!”
Caro Fernando, prendo in prestito il post di tuo nipote Mirko per dirti che questa volta siamo noi a non sapere come dobbiamo fare a sopportare la tua assenza. Ieri sera, mentre i sanitari del 118 cercavano di recuperare i battiti del tuo cuore, ero sul palco del teatro del Carmine per moderare un dibattito. Si proprio lì, dove per tante volte sei stato protagonista di una delle commedie più popolari della nostra Mesagne.
Su quelle tavole quadrate tante volte il tuo cuore si è stretto per darti la forza di interpretare uno dei personaggi più identificativi della nostra tradizione natalizia: Lu massaru Cola. Un segno del destino? Probabilmente! Lo stesso destino che ci ha permesso di incrociarci in un progetto su ‘Pernia e Cola’ mai arrivato sul palco. Ma la vita è così, quando ci si da un appuntamento prima o poi ci si incontra e ieri sera ci siamo incontrati davanti a quella ribalta, purtroppo. Anni, quelli passati dopo quelle lunghe prove, trascorsi incontrando il tuo sorriso e condividendo tante riflessioni in mezzo alle vie del Centro Storico.
Ma tu, da buon teatrante, hai voluto riservarci un colpo di scena. L’ultimo. Il più difficile da capire, il più intenso come performance. Sono tanti quelli che nella nostra città conoscevano la tua generosità e il tuo spirito accogliente. Per questo i tuoi amici del Centro Polivalente, di cui tu eri il vicepresidente, hanno deciso di sospendere il pranzo di solidarietà che avevano organizzato per il Natale 2016, rimandando questo momento a dopo le feste. Lo hanno fatto per onorare la tua memoria, per riaffermare la tua generosità, per essere vicino ai tuoi familiari in questo momento di sconforto. E di questa scelta ne è grata la tua famiglia.
Grazie Fernando per le tante risate che ci hai fatto fare vestendo gli abiti ti lu Massaru Cola quando litigavi cu cuedda “sputafosuri” ti Pernia. Grazie per l’amicizia che mi hai concesso, ti siamo grati per la tua spiccata simpatia e siamo certi che sei andato via da questa vita proprio in questo periodo natalizio per andare ad adorare “cuddu Mamminieddu” direttamente in cielo portando con te tutto l’amore delle persone che ti hanno voluto bene. Ciao Fernà!
Cosimo Saracino