Nasce a Mesagne una sezione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia). L’assemblea congressuale della nuova sezione si svolgerà venerdì 25 ottobre, a partire dalle ore 18, nella sede dell’Associazione Giuseppe Di Vittorio, in via Castello 20, alla presenza del presidente del Comitato provinciale Anpi, Donato Peccerillo, delle autorità locali e di rappresentanti di altre associazioni. Nella stessa occasione si svolgerà l’iniziativa di chiusura del tesseramento Anpi 2019.
Sono 28 i partigiani e gli storici antifascisti mesagnesi. Un elenco ancora parziale e in continua evoluzione. Alcuni loro familiari saranno presenti all’assemblea congressuale. Questi i loro nomi:
Eugenio Santacesaria, un uomo del popolo, un uomo d’azione. Combatté in Spagna nelle Brigate internazionali contro i fascisti di Franco e morì in combattimento il 12 febbraio del 1937.
Francesco Altavilla: uno dei caduti militari che dissero no all’arruolamento nell’esercito della Repubblica di Salò. Morì nel lager di Matauhsen.
Carmelo Bolognese, vice comandante di divisione inquadrato nella ottava divisione di Giustizia e Libertà.
Giovanni Bolognese, partigiano, comandante di squadra, nella ottava divisione Val d’Orco e poi Brigata Costa.
Francesco Carrozzo, giardiniere e partigiano. Combatté nella divisione Campana brigata Michele dal ’44 al ’45.
Nicola Cati, caduto il 7 ottobre del 1943 isole greche. Militare.
Luigi Cesa, partigiano nel raggruppamento Monte Amiata dal 27 gennaio al luglio 1944.
Cosimo De Francesco, combattè nella 22a Brigata Garibaldi.
Umberto De Milito, partigiano in brigate Garibaldi e SAP dal ’44 sino alla fine della guerra.
Carmelo De Vincenti, partigiano del Raggruppamento Monte Amiata.
Cotrino De Milito, partigiano della settima brigata SAP.
Guido Falco, partigiano.
Virgilio Fasano, partigiano nel comando della nona divisione Giustizia e Libertà Ferriera Monferrato.
RaffaeleFumarola, capitano della Finanza e poi partigiano a Milano, decorato con Croce di Guerra.
Pietro Pietro, elettricista e combattente nella Brigata Sap Giambone, patriota.
Enrico Guarini, fucilato a Suno (Novara) il 23 agosto del ’44 insieme ad altri otto giovani dopo essere stato prelevato dai fascisti delle Brigate Nere dal carcere di Novara.
Francesco Landucci, combattè i partigiani Yugoslavi, fu ferito e mutilato.
Salvatore Lupo, partigiano, ha combattuto nella Divisione Italia, in Jugoslavia dall’8 settembre ’43 al 4 luglio ’44, prigioniero dal 4 luglio ’44 al 25 aprile 1945.
Angelo Marino, combattente nella 20° brigata SAP Casana.
Angelo Madaghiele, combattente nella divisione Davito, Brigata Matteotti.
Antonio Molfetta, carabiniere. Combatté da partigiano dal ’44 al ’45 nella divisione Marengo.
Umberto Perrucci.
Giuseppe Rubino, marinaio, partigiano in Grecia, nei Reparti Italiani, dal 9 settembre ’43 al 17 novembre ’43, prigioniero dal 17 novembre ’43 all’8 maggio 1945. Rimpatriato il 2 ottobre ’45.
Antonio Santoro, militare, caduto nelle isole Egee il 22 novembre 1943.
Fortunato Scoditti, partigiano nella seconda Brigata SAP Mensa.
Gino Scoditti, partigiano nella seconda Brigata Garibaldi.
Ubaldo Scoditti, partigiano nella 19ma Brigata Garibaldi.
Otello Solimeo, partigiano nella 7ma Brigata SAP De Angeli.
Antonio Stridi, partigiano nel Raggruppamento Monte Amiata.
A loro si aggiungono i numerosi “sovversivi” mesagnesi che tra il 1900 e il 1943 combatterono per la democrazia prima e contro la dittatura poi e per questo furono ferocemente perseguitati.