Pomeriggio di follia in via Libertà, a Latiano, durante il quale due carabinieri della locale caserma sono stati aggrediti e minacciati da due fratelli e la loro madre, tutti già noti alle forze dell’ordine. Hanno dovuto faticare non poco i carabinieri di Latiano per limitare l’aggressività di due fratelli trentenni già noti alle forze dell’ordine che, inevitabilmente, sono stati poi fermati dopo aver messo in fila, in poco tempo, una serie di reati per i quali ora dovranno rispondere all’autorità giudiziaria: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, e minacce. Un pomeriggio di follia iniziato intorno alle 18, in pieno centro di Latiano, con la strada e la piazza vicina affollate di passanti e avventori dei bar, quando, durante un normale controllo, due carabinieri hanno fermato una Lancia Y con a bordo due fratelli e la madre. Nel tentativo di evitare le sanzioni al codice della strada perché il conducente è stato trovato senza patente, i due fratelli hanno aggredito fisicamente con spintoni e strattonamenti i militari, aggiungendo insulti e minacce.
«Hanno fatto bene ad ammazzare il maresciallo di Foggia» hanno urlato ai carabinieri mantenendo un atteggiamento di sfida nei loro confronti, e dopo aver tentato di dare fuoco ai sedili della loro stessa auto per evitarne il sequestro.
«Sappiamo dove abitate» hanno continuato i due fratelli fino a quando, con l’aiuto di un’altra pattuglia di rinforzi sono stati fermati e condotti in caserma, davanti allo sgomento di tutti coloro che hanno assistito attoniti alle scene di violenza e rancore nei confronti dei carabinieri.
Fabiana Agnello