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Le Confraternite si incontrano a Locorotondo per il IV Cammino di fede

da Cosimo Saracino
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Le confraternite dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, con la loro presenza orante e con i propri abiti multicolori, quest’anno hanno scelto di vivere a Locorotondo il proprio IV Cammino di fede, nel pomeriggio di domenica 22 settembre. Il Cammino segna l’avvio annuale delle attività confraternali di formazione di impegno per gli scritti a vivere con assiduità  di fede e preghiera la devozione al Santo titolare della confraternita.

Le confraternite dei nostri paesi, specie negli ultimi decenni, hanno mantenuto spesso un carattere austero soprattutto per l’esclusivo abbinamento che le ha delegate a essere riconosciute solo perché titolari di tombe e loculi cimiteriali, perdendo il fine e lo scopo che le ha fondate, quello di essere associazione di fedeli sul sentimento di fratellanza per l’esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e con lo scopo di incrementare il culto pubblico del Santo Titolare. Varie denominazioni, del resto, esse hanno assunto nel corso degli anni e sotto l’appellativo di “fraternitates” furono comprese associazioni pie di laici o di terzi ordini.

Sappiamo quanto sia difficile rintracciare le origini storiche di tali sodalizî: dal sec. XV non pochi sodalizî s’introdussero e fra questi le confraternite del Rosario, del Sacramento e altre, molte solo dipendenti dall’autorità ecclesiastica, con statuto da questa approvato e con scopo puramente di culto. Molte altre pur conservando la natura ecclesiastica, sono nate per sopperire alle mancanze ed alle carenze sociali del tempo nel soccorrere i poveri, i carcerati e nel dare ausilio a quanti erano costretti a mendicare  un tozzo di pane o a vivere in estrema indigenza. Ad essi i confratelli assicuravano almeno un pasto, alleviando e mitigando le sofferenze.

Le confraternite purtroppo hanno pian piano perso la capacità di influire sull’equilibrio o sulle attività, rispetto ai tempi che furono, quando l’associazionismo, non era così vario e multiforme come è ora. Oggi le confraternite sono assoggettate alle disposizioni del codice di diritto canonico, che detta norme circa l’erezione e l’aggregazione di esse, gli statuti, il loro trasferimento, l’estinzione e la restaurazione.

I confratelli si riuniscono per scopo di culto e partecipano all’assemblea della confraternita, dove, sotto la presidenza del priore o di un suo delegato e con l’approvazione dell’ordinario stesso, si pongono le norme relative alla costituzione e all’attività del sodalizio, si eleggono gli ufficiali e si provvede ai singoli atti dell’ente, ma perdendo di vista però lo scopo morale e caritativo per le quali sono nate. Maurizio Palermo – Coordinatore Diocesano

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