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Le “Ninphees” di Claude Monet al Castello di Mesagne

da Redazione
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 Senza le ninfee di Claude Monet come entrare appieno «Negli anni dell’Impressionismo. Da Monet a Boldini: artisti in cerca di libertà»? «Se interroghi superficialmente il più elementare motore di ricerca di intelligenza artificiale la risposta è univoca: Monet e il movimento impressionista sono profondamente legati, e le ninfee rappresentano uno dei suoi soggetti più emblematici, esaltando la sua tecnica e la sua ricerca sulla luce e sul colore. Ecco perché proprio alla Grande mostra che tra poco inaugureremo nel castello di Mesagne le “Ninphees” di Monet non possono mancare», così Pierangelo Argentieri, presidente di Micexperience Rete di Imprese e coordinatore del protocollo d’Intesa Puglia Walking Art, organismi che assieme a Regione Puglia e Comune di Mesagne nella splendida e consolidata location del castello normanno-svevo propongono «Negli anni dell’Impressionismo. Da Monet a Boldini: artisti in cerca di libertà».

Curata dalla prof. Isabella Valente, docente di storia dell’Arte contemporanea nell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, la Grande mostra di Mesagne sarà ufficialmente inaugurata il 27 giugno prossimo, mentre la pressview è fissata per giovedì 26, così come del resto presentato alla Borsa internazionale del turismo (Bit) a Milano.

È un autentico binomio quello costituto da Claude Monet (1840-1926) e dal tema delle ninfee: il pittore che viene considerato uno dei principali artisti del gruppo degli Impressionisti teorizzò che non bisognava assolutamente dipingere in studio, ma studiare e riprendere il soggetto dal vivo. Stando così le cose, è patrimonio comune di conoscenza che «Monet realizzò un bellissimo giardino nella sua casa di Giverny, e in esso uno stagno con ninfee, che riprodusse in diversi quadri». Di più: gli studiosi di questo artista parlano di un autentico ciclo visto che si tratta di «una serie di circa 250 dipinti, che dimostrano la sua dedizione al soggetto e la sua capacità di cogliere la bellezza della natura in ogni sua sfaccettatura». Ed è stato altresì sottolineato che «le ninfee di Monet sono caratterizzate dalla sua attenzione ai dettagli, soprattutto per quanto riguarda la luce e i riflessi sull’acqua, che catturano la bellezza effimera del momento». Insomma, un ulteriore motivo per partecipare all’evento dell’estate 2025 in Puglia che è la mostra di Mesagne, nella quale le “Ninphees” di Claude Monet confermeranno come quell’artista abbia utilizzato «la tecnica impressionista, con pennellate rapide e staccate, per creare un’immagine sfumata e dinamica, che cattura l’impressione del momento».

Giova ricordare che l’evento mesagnese è organizzato da Micexperience Rete di Imprese, assieme a Regione Puglia e Comune di Mesagne e, in ottemperanza al protocollo d’Intesa “Puglia Walking Art”, è già presente sul portale Vivaticket e viene illustrato con essenziali tasselli, volta per volta, all’interno del sito https://www.pugliawalkingart.com/, completamente rinnovato e reso ancora più completo per quanti intendano “farsi un’idea” del progetto Puglia Walking Art.

 

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