Home Dal Territorio Le Orchidee a Mesagne e dintorni, belle da vedere ma non da raccoglierle

Le Orchidee a Mesagne e dintorni, belle da vedere ma non da raccoglierle

da Cosimo Saracino
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“Se ami un fiore, non raccoglierlo / perchè se lo raccogli esso muore / perchè se lo raccogli esso muore e cessa di essere ciò che amavi; se ami un fiore, lascialo vivere. L’amore non è possedere. L’amore è saper apprezzare.”

Questa volta cito Osho per parlarvi brevemente di Orchidee… eh già, anche nelle nostre contrade mesagnesi ci sono le Orchidee​ spontanee, piccoli prodigi della natura, poco diffuse nel salento e rarissime nel territorio di Mesagne perchè purtroppo gli habitat adatti alla sopravvivenza di queste piante particolari sono ormai quasi del tutto scomparsi; macchie, garighe e prati stabili sono ridottissimi ed inquinati, spesso sottoposti agli incendi.

Per proteggerle dobbiamo il più possibile rispettare l’ambiente, ma anche rispettare le stesse piante, le Orchidee infatti oltre ad essere rare hanno una biologia e riproduzione complessa, e se noi ne raccogliamo il fiore praticamente neghiamo alla pianta ogni possibilità di riprodursi, contribuendo così alla loro scomparsa. Qualcuno potrebbe anche pensare di raccoglierle direttamente con il rizotubero e di trapiantarlo nel vaso di casa o nel proprio giardino, ma mi dispiace deludervi, per quanto qualcuno possa essere provvisto del proverbiale “pollice verde” la pianta non ha alcuna possibilità di attecchire, perchè la nascita e lo sviluppo di queste specie necessitano di condizioni particolari e di legami ecologici con altri organismi che quasi nessuno può fornire in maniera artificiale.

Possiamo dunque raccomandarvi di non raccoglierle se vi capitasse la fortuna di incontrarle, cosa che potrebbe capitare in particolare nelle piacevoli scampagnate di pasquetta e “pasconi” (il tradizionale martedì dopo pasqua), ma piuttosto cimentatevi a fare delle belle foto di cui potreste vantarvi con gli amici. Sempre meglio una foto che un fiore appassito in poche ore. Se proprio non resistite​ alla tentazione di raccogliere dei fiori di campo per regalarli alla propria amata, o alla propria mamma o alla nonna, rivolgete la vostra attenzione su fiori più comuni e sempre bellissimi, ma lasciate questi gioiellini al loro posto, fotografateli,​ interessatevi alle loro peculiari ed inusuali strategie di impollinazione ed attendete l’appuntamento annuale con la loro breve fioritura.

Detto questo non posso che augurarvi​ dei buoni passi in natura, armatevi di fotocamera e sbizzarritevi con le foto… e magari non rivelate i luoghi esatti sui social, custodite il vostro segreto.

Vi lascio con una carrellata di immagini scattate tra Mesagne e le sue le immediate vicinanze:

Ringrazio il mio collega Francesco Salvatore Chetta, esperto di Orchidee, per l’aiuto nelle identificazioni. Fotografie di Marcello Di Pietrangelo e Stefano Bello.

Testo di Stefano Bello, Educatore Ambientale e Guida Ambientale Escursionistica, Autore di “Messapia Selvatica, scrigni di storia e biodiversità”.

Fig. 1- Neotinea lactea, detta anche “la bambolina”
Fig.2 e 3- Orchis italica
Fig.2 e 3- Orchis italica
Fig. 4- Ophrys passionis
Fig. 5- Ophrys incubacea
Fig. 6- Serapias lingua

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