Ci sono due importanti messaggi per i giovani e gli adulti che frequenteranno la nuova piazza Sandro Pertini, che si trova alle spalle di via San Donaci. Il primo è nel ricordo della vita del Presidente della Repubblica più amato che ha richiamato gli italiani ad un protagonismo attivo. L’altro è facilmente desumibile da questo murales dedicato al libro “Il Piccolo Principe”. Una opera di street art realizzata da due giovani mesagnesi, Carla e Marco, che stanno riempiendo la città di bellezza.
“Abbiamo scelto di rappresentare l’incontro di due personaggi inventati con il piccolo principe – hanno sottolineato Carla e Marco – per sollecitare la curiosità di bambini e adulti alla lettura della fiaba che contiene una o più metafore. La situazione iniziale della fiaba è uno stato di disagio da cui intraprendere un processo di ricerca verso una risoluzione”. Il personaggio del pilota è un adulto che inizia una fase di confronto con il piccolo principe. Il piccolo principe è uno sguardo infantile sul mondo, è un invito al colloquio con il proprio fanciullo interno per comprendere i messaggi della nuova generazione. Così come i più giovani dovrebbero utilizzare l’esperienza degli anziani. “Il tema in generale – continuano i due artisti – simboleggia l’unione della razionalità, esperienza, responsabilità tipica dell’adulto (saggio) e della curiosità e creatività tipica del bambino. È importante integrare entrambi gli aspetti per conoscere e rinnovare se stessi”.
Lì dove fino a qualche tempo fa c’era il deserto, con pochi alberi in mezzo ad una piazza dimenticata, adesso appare una opera d’arte e diverse giostrine per bambini. Gli interventi sono stati voluti dall’assessore ai Quartieri, avv. Maria Teresa Saracino, che ha fatto implementare le essenze arboree e incaricato gli operai comunali a montare qualche altra attrazione per i più piccoli.
“L’essenziale è invisibile agli occhi”, dice la volpe nel libro più fortunato di Antoine de Saint-Exupéry capolavoro di poesia narrativa per giovani lettori, dolce e poetico, commovente e filosofico. Perchè è sempre meglio accorgersi dell’importanza del cuore, del sentire più che del vedere e della necessità di lasciarsi stupire da tutto ciò che va al di là delle apparenze.