Home Politica Lettera aperta del PD: “Caro Sindaco, sui rifiuti indignarsi non basta!”

Lettera aperta del PD: “Caro Sindaco, sui rifiuti indignarsi non basta!”

da Cosimo Saracino
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  Caro Sindaco, sui rifiuti indignarsi non basta!Il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è probabilmente quello che maggiormente indica il grado di civiltà di una collettività, ma anche, per la sua complessità, la capacità di una amministrazione comunale: capacità intesa non come abilità, ma come capacità organizzativa, di pianificazione e inclinazione alla modernità, di visione del problema e del suo contesto. Nel corso di questi ultimi quattro mesi il Sindaco più volte ha comunicato la sua contrarietà rispetto alla cattiva abitudine di abbandonare i rifiuti per strada o nelle campagne, fino all’ultimo comunicato del 4 Novembre dove rende partecipi i cittadini della sua indignazione e vergogna “verso cotanta inciviltà”. Sarebbe stato opportuno che ai cittadini che conferiscono correttamente i rifiuti, che sono indignati, loro si, per un servizio inefficiente che lascia la città sporca, perché sostengono un costo di 5.200.000 euro per il ciclo dei rifiuti, il Sindaco avesse prospettato decisioni campagne informative, azioni sanzionatorie contro l’abbandono dei rifiuti. Invece solo indignazione e vergogna come se si potesse scegliere di chi essere Sindaco, degli incivili no dei virtuosi si. Eppure di aspetti di cui un’Amministrazione dovrebbe occuparsi ce ne sono, a partire da fissare obiettivi di differenziata decisamente più ambiziosi. Il sistema di raccolta porta a porta spinto che era partito con grande profusione di impegno da parte dei cittadini, degli operatori e degli amministratori, aveva garantito percentuali di differenziata vicine al 70% nel primo periodo, scese ormai all’attuale 56%. Se Mesagne differenziasse di più si emanciperebbe in parte anche dai problemi di conferimento in discarica che a breve genereranno una nuova situazione di emergenza. Per non parlare del conferimento selvaggio, anche di cittadini di altre città, all’isola ecologica ormai al collasso, dove senza un sistema di controllo chiunque può conferire qualsiasi cosa. Non basta pensare, con atteggiamento auto assolutorio, che la soluzione al problema dei rifiuti non sia alla portata dell’amministrazione comunale ma riguardi solo organismi sovracomunali, peraltro commissariati. Il gruppo di lavoro del Partito democratico che sta affrontando questo tema ritiene che una serie di aspetti di cui occuparsi qui e ora ci sia.
– Occorre pensare ad un piano di informazione e sensibilizzazione verso l’importanza di una corretta differenziazione dei rifiuti: nel contratto con la Ditta non a caso sono previsti 50000 Euro/anno, che pagano i cittadini, per campagne di informazione, se ne fanno?

– Monitoraggio e azione di controllo del territorio. Nelle sue linee programmatiche il Sindaco parla di videosorveglianza. Si farà?;

– Azioni sanzionatorie per contrastare ‘abbandono e rapporti più intensi con la Provincia a cui riconosciamo una percentuale del costo complessivo come tributo provinciale;

– Quante multe sono state rilevate fino ad oggi? L’incasso delle multe a chi va? ( Alle provincie?);

– Intensificare il rapporto con le attività commerciali per il miglioramento della “differenziata” che attualmente avviene con molta difficoltà;

– Distribuzione in città nei luoghi di maggior flusso dei raccoglitori per rifiuti differenziati;

– Possibile istituzione in rapporto con la Protezione Civile di Guardie ecologiche volontarie che definiscono la mappa dell’abbandono ed esercitino controlli;

– Prevedere un servizio di pronto intervento per rimuovere i rifiuti abbandonati sia nelle campagne che nel centro urbano, senza dimenticare l’amianto.

– Il comune di Mesagne, nella predisposizione del conto economico del bando della nuova gara

ha previsto di spendere 33.470 euro per interventi per rimozione di rifiuti abbandonati. Fino ad oggi quanto si é speso?

Questi sono solo alcuni spunti e qualche iniziativa che potrebbero guidare l’azione di un’amministrazione che non scarica la responsabilità sui cittadini “incivili”, sugli operatori della ditta, sulla precedente amministrazione, o sulla situazione impiantistica provinciale sulla quale ritorneremo con nuove proposte all’amministrazione. Ma soprattutto occorre ristabilire la collaborazione con i cittadini che riguardo al ciclo dei rifiuti hanno dimostrato di poter assumere atteggiamenti virtuosi e si sono impegnati a cambiare le proprie abitudini, impegno che va esteso ai più e non vanificato.

Partito Democratico circolo Mesagne – Area tematica ambiente – rifiuti – mobilità.

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