Torna in scena la compagnia de “Li Satiri” per il consueto appuntamento estivo con la commedia dialettale; quest’anno sarà la volta de “L’eredità ti lu nonnu Nicola” di Catone Tersonio, diretta da Antonio Cortese.
L’associazione Culturale e Teatrale “Li Satiri”, nata nel 2004, per il decimo anno dona gratuitamente alla Città di Mesagne un suo lavoro teatrale con la gioia del “Paradigma del Dono”: Li Satiri ricevono dall’ISBEM accoglienza e supporto, dall’Amministrazione Comunale Patrocinio morale, dalle Scuole l’opportunità di crescere professionalmente e dalla Comunità l’apprezzamento e gli applausi; l’Associazione Culturale e Teatrale crea Laboratori, implementa le competenze dei giovani studenti, forma attori dilettanti o semplici amanti del teatro e restituisce alla Città parte dei doni ricevuti sotto forma di spettacolo. Un particolare ringraziamento all’ISBEM ed al suo presidente prof. Alessandro Distante, al Sindaco in carica Pompeo Molfetta ed a quelli che lo hanno preceduto, ai Presidi ed ai Direttori Scolastici, ai Docenti e ad ogni singolo Cittadino che si fa sostenitore e pubblico.
La brillante commedia “L’eredità ti lu nonnu Nicola” è uno spaccato esilarante della Mesagne degli anni ‘40 con rapporti “tribolati” – tra parenti – che esplodono in occasione della morte del nonno Nicola il quale, in vita, aveva accumulato una piccola fortuna. La difficile ricerca di equilibrio e di giustizia è nelle mani di Ciccillo Folletto, personaggio trasversale nelle commedie di Catone Tersonio, noto per l’arguzia e la capacità di stupire il pubblico con “trovate” sceniche da tradizione pirandelliana dove basta un imbuto e la pazzia diventa strategia di controllo e di pacificazione tra le parti.
Interpreti: Antonio Debonis, Anna Aresta, Antonio Cortese, Giuseppe Capristo, Valeria Campana, Ivana Tarantino, Luciana Andriulo, Maria Pandolini; con la partecipazione straordinaria di Edoardo Pignatelli nella parte di Ciccilletto;
Collaboratori: Liliana Gatti, Alessandro Distante, Anna Maria Bafaro, Francesca Errico, Lucia Verardi, Cosimo Nuccio; Regia: Antonio Cortese