L’Amministrazione comunale, in seguito all’incontro avuto stamane tra il sindaco, l’assessore alle attività produttive e il direttore della Galleroa Auchan, ha diramato un comunicato con la sintesi del colloquio. Dalla lettura del testo si intuisce che nessuna garanzia è stata data dai vertici di Gallerie Auchan sul futuro delle 13 ragazze licenziate. Noi non abbandoneremo queste persone che si sono visti messi alla porta da un momento all’altro. Siamo convinti che nemmeno le Istituzioni vorranno farlo al tal punto che non si arrenderanno di fronte alle giustificazioni manageriali addotte durante l’incontro. Di seguito il comunicato stampa
Nella mattina di oggi – mercoledì 20 gennaio – il sindaco Pompeo Molfetta e l’assessore alle Attività Produttive Antonio Marotta hanno incontrato il direttore della Galleria Auchan Mauro Tatulli per raccogliere testimonianza di quanto sta accadendo in seguito alla chiusura nelle scorse settimane del negozio “Alcott” e al repentino licenziamento di diverse operatrici che vi prestavano servizio.
L’incontro era stato sollecitato nei giorni scorsi dai sindacalisti delle ragazze che lamentavano al sindaco l’impossibilità di una comunicazione diretta con l’azienda che gestiva il negozio e la conseguente apprensione per gli sviluppi futuri dell’attività commerciale ed i destini delle lavoratrici.
Il direttore Tatulli ha spiegato come la società che gestiva in franchising il negozio ad insegna Alcott, abbia dichiarato fallimento e come questo evento abbia colto di sorpresa lo stesso management della Galleria. Ѐ tuttora in corso una contrattazione con diversi operatori commerciali per destinare il nuovo negozio.
«Non è escluso che possa ritornare – con altra società gestrice – il marchio “Alcott” ma al momento non vi sono conferme o certezze» ha spiegato Tatulli.
Se cosi sarà – ovvero se dovesse subentrare una nuova realtà che proponga nuovamente il marchio “Alcott” – il sindaco ha pregato la direzione della Galleria di illustrare ai nuovi gestori la possibilità di far rientrare le ragazze già precedentemente occupate, fermo restando la massima libertà di ogni operatore di dotarsi dell’organico che più ritiene opportuno.
(nella foto un momento dell’incontro di stamani)