Incominciano le grandi manovre elettorali e così ecco scendere in pista i “pezzi da novanta”. L’occasione ghiotta è inserirsi nel dibattito che porta maggiori consensi: la sanità, gli ospedali, la salute dei cittadini! La notizia, di qualche ora fa, è che una “delegazione di studio” ha incontrato il Dr. Pasqualone, Direttore generale dell’ASL brindisina, per farsi promettere una chiusura posticipata del PPIT di Mesagne dal 30 settembre (così come previsto dal piano di riordino) a data da destinarsi (immaginiamo subito dopo le prossime politiche).
Ci chiediamo se il direttore generale abbia avuto la cortesia di informare anche il Sindaco di questa “grande” novità! Il primo cittadino ci deve anche spiegare perché il 13 aprile ha firmato un protocollo, già profondamente ridimensionato rispetto al documento elaborato dal comitato tecnico, per ritrovarsi il giorno dopo con altri incomprensibili tagli: chiusura del PPTI e riduzione di posti letto, se pur di una unità, per l’ospedale di comunità.
Torniamo alla “delegazione di studio”, guidata dal Senatore Zizza che si è affrettato ad esultare, attraverso una “criptica” nota stampa, per una delle più classiche vittorie di Pirro, in quanto il problema non è quello di posticipare la chiusura del punto di primo intervento territoriale di qualche mese ma, invece, la mancata attivazione di un vero e proprio pronto soccorso per i codici bianchi e verdi al San Camillo. Solo così avremmo avuto la possibilità di diminuire gli accessi impropri o meno urgenti verso il Perrino di Brindisi aiutandolo a decongestionarsi! Invece, per i tanti burocrati e, ahinoi, politici baresi e brindisini, le urgenze sono altre, ossia quelle, ad esempio, di affidare ai privati quanti più servizi possibili con la triste conseguenza di depauperare sempre più i servizi pubblici con ripercussioni negative anche in merito all’impiego del personale dell’ASL!
Provocatoriamente noi diciamo: meglio l’eutanasia che una lenta e dolora agonia. Si continua, infatti, a prendere in giro la gente, questa è l’amara realtà. I cittadini sono stanchi delle continue promesse provenienti sia da sinistra che da destra. Ora però chiediamo a gran voce chiarezza! L’amministrazione aveva – a proposito di promesse – dichiarato, all’indomani della firma del protocollo, che avrebbe organizzato degli incontri con la città per spiegare i contenuti del piano. Vi è stata solo una laconica conferenza stampa, nulla più. Ci aspettiamo, dunque, che il Sindaco faccia delle comunicazioni di merito nel consiglio comunale del 29 Maggio p.v atteso che la confusione, ad oggi, regna sovrana.
Il coordinatore di Progettiamo Mesagne per il Meetup Mesagne 5 stelle
Antonio Calabrese Angelo Josè Pacciolla