Si è tenuto venerdì 16 novembre, presso l’auditorium del Polo Universitario di Brindisi il seminario “Flussi migratori e sanità pubblica”, organizzato dall’associazione “SUD – Studenti Universitari delle Distaccate” in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari, l’Asl Brindisi, il comitato regionale Puglia della Croce Rossa Italiana, e l’Usmaf di Brindisi.
Durante l’incontro, i numerosi studenti di infermieristica accorsi hanno potuto confrontarsi con i relatori su quanto sia importante abbattere i numerosi pregiudizi intrinsechi nel rapporto con la persona migrante, aspetto quanto mai fondamentale nell’etica dei professionisti della salute: non solo, si è analizzato il basso rischio infettivo correlato ai flussi migratori, abbinato all’ormai rodato meccanismo di risposta interforze messo in campo da tutti gli attori che intervengono in occasione di uno sbarco.
Presenti come relatori il dottor Francesco Elia (direttore dell’unità territoriale di Brindisi dell’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera), il dottor Raffaele Quarta (direttore sanitario regionale della Croce Rossa), la dottoressa Annunziata Barletta (docente di infermieristica in sanità pubblica) e il dottor Pjerin Mark Gjoni (medico 118), che ha potuto testimoniare direttamente il problema dell’accoglienza, avendo visto e vissuto entrambi i ruoli, da migrante nell’esodo del 1991 a soccorritore.
Partecipate e a tratti toccanti le relazioni degli ospiti presenti, che hanno dimostrato grande umanità nel loro agire professionale quotidiano. Al termine dell’evento, in un momento di confronto, si è anche discusso sulla chiusura dei porti avviata dall’attuale Governo e tutti hanno concordato sulla necessità di pensare al migrante quale persona che fugge da una situazione di pericolo, non come un numero.