Sembrava risolta l’incomprensione tra il consigliere Orsini e il collega Omar Ture sorta durante il consiglio comunale di ieri sera. Invece la frase pronunciata dall’ex presidente del Consiglio riferita a Ture ha lasciato qualche stralcio polemico tanto che questa mattina le forze politiche di maggioranza hanno diramato un comunicato stampa in cui invitano Orsini a “recedere dalla tentazione dell’ingiuria”.
I FATTI
Dopo l’intervento chiarificatore del Sindaco in ordine ai conti del Comune di Mesagne, intervenne il consigliere Ninni Mingolla che, riportando critiche al discorso del primo cittadino, mise in evidenza come le dichiarazioni della campagna elettorale spesso collidono con il confronto nella gestione del Governo della Città. A Mingolla si alternò Omar Ture che criticò politicamente l’intervento del capogruppo di “PD-Io Ci Credo”. Orsini, intervenuto dopo Ture, nel suo esordio richiamò una frase di Oscar Wilde: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio”. Incipit considerato volgare ed offensivo della dignità del Consigliere Ture. Incomprensione poi chiarita, almeno così sembrava, tra Ture ed Orsini durante il Consiglio Comunale.
Stamane, invece, un comunicato stampa delle forze di maggioranza mette in evidenza che:
“A questo si è dunque giunti: all’offesa personale indirizzata ad un consigliere comunale nel pieno dello svolgimento del dibattito in seno alla massima assise.
Ancora una volta ci ripromettiamo di non cedere alle sollecitazioni alla rissa, consapevoli di una responsabilità maggiore, che è quella di rappresentare le istanze che salgono dalla città nel modo più sereno, motivato ed efficace possibile.
Ma, in quanto forze politiche di maggioranza, non possiamo non stigmatizzare il volgare comportamento del consigliere Orsini, già presidente del consiglio comunale il quale, ammantando di letterarietà il proprio intervento (e cioè citando a sproposito Oscar Wilde), ha semplicemente dato dell’«imbecille» al collega Ture, colpevole di partecipazione al confronto democratico ma pure, dinanzi a tanto, protagonista di esemplare equilibrio.
Ora: se lo stile non si può acquistare, la buona educazione invece – magari attraverso un faticoso quotidiano esercizio – può essere imparata. Invitiamo dunque Orsini a recedere dalla tentazione dell’ingiuria, a seguire i codici di comportamento dei suoi colleghi di minoranza e a scusarsi pubblicamente con il consigliere Ture, promettendo di non scendere mai più ad un livello tanto squalificante”.