Home Attualità Mani nel legno, occhi sul futuro, a Acqua20 i ragazzi di Linfa costruiscono gli espositori per il loro miele

Mani nel legno, occhi sul futuro, a Acqua20 i ragazzi di Linfa costruiscono gli espositori per il loro miele

Una mattinata di sole, impegno e creatività nel maneggio di Mesagne, insieme al designer Vittorio Palumbo. Un gesto semplice per dare forma a un futuro possibile

da Cosimo Saracino
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La luce di aprile accarezza il centro ippico Acqua20. C’è aria fresca, ma il sole scalda piano i volti e le mani. È una mattina speciale, e si capisce subito. Un gruppo di ragazzi arriva presto, qualcuno con passo incerto, qualcuno già con l’energia nelle dita. Hanno storie difficili alle spalle, ma oggi sono lì per costruire. E forse anche per ricominciare.

Li accoglie un laboratorio all’aria aperta, tavole di legno, colla, carta vetrata, seghetti. E due persone pronte ad accompagnarli: il designer barese Vittorio Palumbo e la sua assistente. Nessuna teoria, niente discorsi lunghi. Solo un gesto: «Iniziamo».

Devono costruire degli espositori per vasetti di miele. Ma non miele qualunque. È il miele prodotto dalle arnie che loro stessi hanno costruito nei mesi scorsi, sempre qui, ad Acqua20, nell’ambito del progetto L.i.n.f.a. Il miele del loro impegno, il miele di una seconda possibilità.

Ogni espositore prende la forma di una cella esagonale, come nel cuore di un alveare. Ogni lato va levigato a mano, con cura. Al centro, un’ape di legno, prima disegnata a matita, poi ritagliata, infine lisciata con attenzione. I pezzi vengono incollati, compressi, fissati con la spara punti. I rumori del lavoro si mescolano alle risate, alle battute, a momenti di concentrazione assoluta.

Nessuno si tira indietro. Le mani si sporcano, le dita cercano precisione. I volti si rilassano. Il gruppo si trasforma in un laboratorio vivo, dove si respira fatica, entusiasmo, voglia di far bene. I ragazzi lavorano insieme, si ascoltano, si correggono. E ogni oggetto che nasce è un piccolo risultato concreto, tangibile. Un pezzo di sé, messo al servizio di qualcosa che conta.

Il sole resta alto nel cielo, come se volesse restare a guardare. Alla fine del workshop, sul tavolo ci sono decine di espositori pronti ad accogliere i vasetti di miele. Il miele del progetto L.i.n.f.a., il miele di una storia che continua. Vittorio Palumbo è soddisfatto. «Hanno manualità, hanno voglia, hanno ascolto» dice. «È stato un lavoro vero. E l’hanno preso sul serio».

Il workshop di falegnameria “Bee Maker” si è svolto nell’ambito del progetto L.i.n.f.a., promosso dalla capofila ASD Acqua20 e sostenuto da Arci Brindisi, Phoenix, Ce.F.A.S., Salento Fun Park e Rinascita Società Cooperativa Sociale. Un progetto che punta a offrire ai minori autori di reato una nuova direzione, attraverso esperienze manuali, contatto con la natura, relazioni e formazione. Lavorare con le api, con il legno, con la terra: piccoli gesti per radicarsi di nuovo nella realtà, con dignità e fiducia.

Nel silenzio tranquillo del maneggio, mentre il sole comincia a calare, restano gli oggetti costruiti, le risate condivise, la fatica buona nelle mani. E resta un’idea semplice, ma forte: che un altro cammino è possibile, se qualcuno ti tende gli strumenti giusti.

 

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Il progetto Linfa, acronimo di Lavoro, Inclusione, Formazione in Agricoltura per minori autori di reato, nasce nel Salento e rappresenta oggi una delle esperienze più innovative e concrete nel campo del reinserimento sociale e lavorativo dei minori. È stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e in tre anni ha coinvolto circa 60 ragazzi provenienti da percorsi difficili. Alcuni hanno lasciato la scuola, altri hanno vissuto esperienze giudiziarie, ma tutti hanno trovato nel progetto Linfa una seconda possibilità.

Grazie alla formazione in apicoltura, falegnameria, mascalcia, giardinaggio e cura degli animali, i ragazzi imparano un mestiere e riscoprono fiducia in sé stessi. Cinque di loro oggi lavorano stabilmente nella Cooperativa Linfa, una realtà produttiva nata proprio grazie al progetto, che offre un contratto di lavoro e una vera opportunità di cambiamento. La cooperativa produce miele artigianale, oggetti in legno e bomboniere, e rappresenta una storia di riscatto tutta salentina.

Il progetto è coordinato dall’APS Acqua2o, con il coinvolgimento di numerosi enti e associazioni del territorio tra cui Ce.F.A.S., Cooperativa Phoenix, Cooperativa Rinascita, Salento Fun Park, ARCI Brindisi. Una rete che lavora insieme con un unico obiettivo: costruire percorsi educativi e professionali per minori fragili, dando valore alla dignità, all’inclusione e al lavoro.

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